Sarà Don Roberto D’Ammando il successore di Don Ercole a Contigliano. Ma a Campoloniano non ci stanno…

(r.l.) Da pochi giorni c’è l’ufficialità che a Contigliano, dopo 54 anni, cambierà parroco. Una delle parrocchie più importanti e numerose del Reatino, saluterà Don Ercole La Pietra (leggi) che a 85 anni ha deciso di tornare nei luoghi d’origine, il Cicolano. Una notizia nell’aria, che Don Ercole man mano ha trasmesso ai suoi cittadini. Ma chi sarà il successore? Secondo fonti accreditate, a guidare spiritualmente Contigliano sarà Don Roberto D’Ammando dal prossimo 27 dicembre. Conosciuto e amato in città, Don Roberto è attualmente vice parroco a Campoloniano, dove i fedeli hanno creato con lui un legame forte. Per D’Ammando si tratta di una promozione: affidare Contigliano a Don Roberto, significa dargli una delle parrocchie con maggior peso nel Reatino, la più vicina a Greccio nel momento in cui ci si avvicina a celebrare gli 800 anni del Presepe e di tutta una serie di ricorrenze francescane.

Ma a Campoloniano, la partenza dalla chiesa di via Pertini di Don Roberto – 41 anni compiuti a fine agosto, di origini modenesi, sacerdote dal 2005 e operativo tra Vazia, Cattedrale e ultimamente a Campoloniano e per la Pia Unione – non è stata presa bene. Vero, manca l’ufficialità del fatto che a breve il co-titolare dell’altare di San Giovanni Battista si sposterà all’ombra di San Michele Arcangelo. Ma i parrocchiani già sanno. E a RietiLife hanno affidato alcune righe: “Il successore di Don Ercole sarà Don Roberto D’Ammando. Non c’è da scrivere l’amarezza dei fedeli del quartiere di Campoloniano. La parrocchia più grande di Rieti, piena di famiglie giovani, di ragazzi ancora una volta colpita da una decisione che avvilisce. Ci sentiamo smarriti per la partenza di un sacerdote, fratello amico, come Don Roberto. Tutte queste lamentele ed altro sono a conoscenza di sua Eccellenza (il vescovo, ndr) che è rimasto irremovibile sulla decisione presa e che già cinque anni fa ci aveva scombussolati con il trasferimento di Don Franco. Siamo dispiaciuti, Don Roberto, e ti auguriamo buona fortuna“.

Foto: RietiLife ©

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1 Commento

  1. I parroci sono chiamati a camminare come Gesu’ proclamo’ loro invitando gli Apostoli ad andare due a due ad evangelizzare. Il parroco non e’ una proprieta’ di questo o di quelli. Ma va alla sequela di Cristo sulle strade del mondo dove c’ e’ bisogno. Un buon cristiano accetta e condivide questo progetto di Cristo che si realizza attraverso le decisioni dei Vescovi.