Trans e prostitute nell’albergo: proprietario e gestore rinviati a giudizio

(da comunicato della Polizia) Sono stati rinviati a giudizio al proprietario o il gestore di un noto hotel di Rieti denuncia nell’agosto del 2018 della Polizia di stato per aver tollerato abitualmente la presenza di numerose donne e trans dediti agli esercizi la prostituzione all’interno delle esercizio ricettivo.

La vicenda scaturisce dall’attività della Polizia di Stato nell’estate scorsa aveva poi portato alla chiusura dell’hotel per 15 giorni. La chiusura era stata disposta dal questore di Rieti Antonio Mannoni con il provvedimento previsto all’articolo 100 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, poiché gli agenti della Squadra Mobile della divisione polizia amministrativa e sociale della Questura di Rieti nel corso dell’attività investigativa – supportata da prolungato servizio di osservazione nei pressi dell’hotel – avevano scoperto esercizio ricettivo veniva sistematicamente utilizzato per l’esercizio della prostituzione da donne e trans a stranieri, provenienti da vari province italiane.

Gli investigatori della Polizia di Stato hanno accertato che alcune prostitute inserivano i loro annunci un sito internet dove indicavano i loro numeri telefonici e dove inserivano foto e video hard nonché indicazioni su come recarsi nell’albergo del reatino e e consigli sull’elusione della registrazione quali ospiti della struttura ricettiva. A questi annuncia hanno risposto vari clienti del luogo, che accedevano liberamente all’interno dell’hotel a qualsiasi ora, rassicurati dalle stesse prostitute e dai trans che garantivano loro la massima discrezione e anonimato. Tutto grazie alla condiscendenza del gestore l’hotel che consentiva di omettere tra l’altro, la prevista registrazione dei frequentatori della struttura ricettiva, obbligata ai sensi dell’articolo 100 del Tulps.

Foto: RietiLife ©

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