In merito all’articolo pubblicato ieri da RietiLife dal titolo “Io malata, per un’ecografia alla tiroide devo attendere novembre 2018” (leggi), la direzione aziendale dell’Asl precisa: “che la paziente – si legge nella nota – in questione non aveva una prescrizione di urgenza, ne di sospetta patologia, ma si trattava di un semplice controllo a distanza di tempo in cui non erano precisati i tempi di priorità. La direzione aziendale ribadisce che, per qualsiasi sospetto clinico o per patologie neoplastiche (siano esse prime diagnosi o controlli), non esiste lista di attesa: basta rivolgersi ai servizi competenti per un accesso diretto in lista aperta. Il modello di approccio alla gestione delle liste di attesa, nell’interesse dei pazienti e di tutti i cittadini, bisognosi di cure urgenti o oncologiche, è di attesa zero”.
Foto: (archivio) RietiLife ©
Si ma comunque non possono essere superati anche con la prescrizione “P” i 180 giorni cosi come indica anche la Regione Lazio nella determinazione N° G18397 del 19/12/2014, altrimenti l’Utente può rivolgersi a strutture private e addebitare la spesa alle Asl territoriali.