“Io malata, per un’ecografia alla tiroide devo attendere novembre 2018” | La denuncia di una lettrice

Segnalo al gentile direttore di RietiLife quanto accadutomi stamane 7/11/17 negli uffici Asl di Viale Matteucci. Ho un nodulo alla tiroide da diversi anni e come tale sono costretta a tenerlo sotto controllo, sottoponendomi a regolare ecografia tiroidea.

A tal proposito mi reco negli uffici Asl munita ovviamente di ricetta medica e al momento della prenotazione mi sono sentita rispondere che il primo posto libero era per novembre 2018. Nell’incredulità mia e dell’operatore, ho salutato e sono andata via senza fissare appuntamento. Vi sembra normale, che io donna malata debba attendere 1 anno per sottopormi a regolare controllo?

Gianna 

RietiLife resta a disposizione per eventuali repliche.

Foto: (archivio) RietiLife ©

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1 Commento

  1. Cara Gianna, lei deve far valere solo i suoi diritti, che sono previsti dalle leggi attuali ma le Asl puntualmente disattendono continuamente, cosi come cita Il decreto legislativo del 1998, n. 124 detta infatti delle direttive ben precise in materia di liste d’attesa. Il comma 10 art. 3 stabilisce che le Regioni, attraverso i direttori delle Aziende Unità Sanitarie locali e ospedali, devono stabilire i tempi massimi che intercorrono tra la prestazione quando viene richiesta e quando viene erogata. Questo intervallo di tempo deve essere ben pubblicizzato e dovrebbe essere comunicato all’assistito al momento della richiesta della prestazione. L’articolo 3, infatti, tutela il diritto alla prestazione, e prevede che l’assistito abbia la possibilità di chiedere che la prestazione venga effettuata privatamente al costo del ticket, allorché i tempi massimi di attesa superino quelli stabiliti, che come riporta il sito della Regione Lazio, divide il tempo massimo nella seguente tabella: “U” (urgente), entro 72 ore; “B” Prestazioni la cui tempestiva esecuzione condiziona in un arco di tempo breve la prognosi a breve del paziente o influenza marcatamente il dolore, la disfunzione, la disabilità. Da eseguirsi al massimo entro 10 –giorni; “D” Prestazioni la cui tempestiva esecuzione non condiziona la prognosi a breve ma è richiesta sulla base della presenza di dolore o disfunzione o disabilità. Da eseguirsi entro 30 giorni per le visite ed entro 60 giorni per le prestazioni strumentali; “P” La prestazione può essere programmata in un arco di tempo maggiore in quanto non influenza la prognosi il dolore, disfunzione, la disabilità. Da eseguirsi entro 180 giorni, Superati i tempi massimi, l’utente può, far valere i propri diritti, il cittadino deve compilare un’istanza chiedendo la prestazione in regime di attività libero – professionale. L’istanza va intestata all’Azienda Sanitaria di appartenenza, ed è necessario allegare all’istanza la ricetta medica e la prescrizione del cup. La differenza di costo è a carico dell’Azienda Sanitaria locale. Se il cittadino ha l’esenzione dal ticket allora non paga nulla e il costo è a totale carico dell’Azienda Sanitaria locale.