Pochi uomini e mezzi per gli incendi, il reparto volo impegnato al sud: così il Reatino brucia senza difese adeguate

Brucia il Monte Giano e la storica scritta Dux. nella foto, la situazione delle ultime ore: in azione anche il Canadair per cercare di limitare i danni sulla storica scritta.

Il fuoco, da giorni e a causa di un pentolone di pomodori (leggi) ha accerchiato la pineta aggredendo prima la lettera U e poi la X della scritta risalente al 1939, quando in omaggio a Benito Mussolini la Scuola Allievi Guardie Forestali di Cittaducale piantò oltre 20mila pini, tracciandola in un’area di circa 8 ettari sulla parete ovest del monte Giano. La scritta, visibile anche dalla Capitale, fu poi dichiarata patrimonio artistico e monumento naturale.

L’incendio di Antrodoco – e in generale i fronti di fuoco aperti da ieri e quelli dei giorni scorsi – accende la polemica sulla questione uomini e mezzi per fronteggiare l’emergenza incendi. Già lo stesso sindaco di Antrodoco, Alberto Guerrieri, ha denunciato la cosa in un accorato post (leggi).

A quanto risulta a RietiLife, infatti, con il decreto di accorpamento dell’ex Corpo Forestale dello Stato, il corpo nazionale dei Vigili del Fuoco ha istituito il reparto volo di Rieti, costituito da personale ed elicotteri che erano dell’ormai ex Corpo Forestale dello Stato.

Il personale operativo del reparto volo (insieme agli elicotteri di base a Rieti), è ormai da quasi tutta l’estate fuori, a coprire altre basi temporanee al sud Italia. Questo a discapito del territorio reatino e delle sue emergenze.

Foto: Francesco PATACCHIOLA ©

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1 Commento

  1. 250.000 militari dell’ esercito italiano sparsi in tutta Italia. Questa secondo me è la risorsa umana da mettere in campo al fianco dei vigili del fuoco. Ma io sono un semplice Sergente Maggiore.