Npc, primo colpo: ecco il play alessandro Zanelli / L’intervista

La NPC ufficializza il primo ingaggio della stagione. Si tratta del playmaker trevigiano Alessandro Zanelli.

 

Classe 1992, nativo di Motta di Livenza in provincia di Treviso, Alessandro Zanelli comincia a muovere i primi passi nel settore giovanile della Benetton Treviso con cui vince anche lo Scudetto Under 19 nel 2011. Nel 2010-2011 viene promosso in prima squadra al fianco di Alessandro Gentile ed Andrea De Nicolao e sempre nella stessa stagione viene anche convocato dalla Nazionale italiana U18 per la fase di preparazione al torneo di Mannheim. La stagione successiva (2011/2012) si trasferisce ad Anagni, nell’allora DNA con capoallenatore…Luciano Nunzi che dunque ritroverà a distanza di 4 anni dall’ultima esperienza di lavoro vissuta assieme. In 34 partite disputate chiude a 4,1 punti di media e 2,3 di valutazione conquistando la salvezza diretta e la permanenza in DNA. I due anni successivi (2012/2014) gioca alla LTC Sangiorgese in Serie B dove produce una stagione in continuo crescendo e culminata con l’accesso ai playoff che gioca a 12,9 punti di media con il 40% al tiro ed il 52% da 2. Nel 2014/2015 lo troviamo a Recanati in A2 Silver. In 26 partite chiude ad una media di 11 punti a partita, il 49% da 2 ed il 45% da 3, 3 assist e 13 di valutazione.

La scorsa stagione la NPC Rieti lo ha ritrovato da avversario due volte. Zanelli è stato infatti il play titolare della Paffoni Fulgor Omegna, formazione piemontese inserita nello stesso girone dei sabini. In 29 partite ha chiuso con 10.1 punti a partita, il 43% da 2, il 39% da 3, 3.2 apg e 10.4 di valutazione di Lega, cifre che purtroppo non hanno evitato la retrocessione della squadra all’ultimo atto dei playout dello scorso anno contro la Virtus Roma.

Ora la nuova esperienza con Rieti.

 

L’intervista rilasciata dall’ufficio stampa della Npc 

Ciao Alessandro, sei felice di venire a Rieti?

“Sono molto contento di questa opportunità. L’anno scorso ci eravamo sentiti, ma non era andata a buon fine. Ho una amicizia che mi lega da molti anni al coach della NPC. Ed ho accolto la chiamata di Rieti con grande entusiasmo. Sono molto felice perché è una piazza storica e molto importante.

Quando sono venuto a giocare al Palasojourner ho visto un ambiente importante, uno dei campi più caldi, e sono molto orgoglioso di indossare la maglia della NPC, di poter fare parte di questo progetto e di questa società”.

Cosa ti aspetti dalla prossima stagione?

“Dopo un anno difficile ho voglia di rifarmi e di togliermi soddisfazione. Sarà un anno rilevante per me ho grande desiderio di dimostrare di essere un giocatore importante per questa categoria, sono giovane ma ho esperienza alle spalle. E’ un anno importante in una società seria, di cui tutti nell’ambiente parlano bene, e che ha programmi sul futuro con progetti a medio e lungo termine. Come è confermato dal mio contratto biennale. Spero sarà una stagione esaltante e credo che ci siano tutte le premesse affinché lo sia”.

La scorsa stagione si è conclusa male, ma la tua prestazione è stata comunque molto buona

“Le mie cifre sono positive, ma quello che importa è il risultato della squadra. Il mio ruolo in campo è far giocare la squadra e per come vedo io il basket, viene prima il risultato di squadra. Quello individuale è l’ultimo aspetto”,

Di Rieti come città che idea hai?

“Sono molto amico di Benedusi con il quale ho giocato insieme anni fa. Nicolò mi ha parlato molto bene di Rieti, illustrandomi i pregi di una città che vive in maniera importante in basket. Sono certo che Rieti mi darà molti stimoli”

Rieti ha una tifoseria appassionata

Si e l’ho visto anche durante la stagione, non solo quando ho giocato al Palasojourner, ma anche ad Omegna contro la NPC sono rimasto sorpreso della presenza dei reatini. E’ stata una delle poche tifoserie che è venuta fino ad Omegna e mi ha molto colpito. Devo dire che tra le cose che ho valutato insieme a coach Nunzi è che per come sono fatto io, avere un tifo così organizzato, appassionato e competente, sarà da stimolo e darà una marcia in più alla squadra”

C’è qualcosa che vuoi aggiungere?

“Sono tanto felice. Sono carico e non vedo l’ora di iniziare!”

Foto: dal web ©

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