ANDREA MILARDI NUOVO DELEGATO PROVINCIALE DEL CONI, E’ UN PREMIO OSCAR ALLA CARRIERA

(naz.orl) Andrea Milardi è il nuovo numero uno dello sport locale. Il fondatore e attuale direttore tecnico della più vincente realtà sportiva provinciale, la Studentesca Cariri, subentra a Luciano Pistolesi alla guida del Coni di Rieti. Milardi non sarà presidente, ma delegato provinciale, così come disposto dalla riforma Petrucci appena entrata in vigore, che ha di fatto accorpato le sedi provinciali a quelle regionali. La nomina, che profuma di Oscar alla carriera, è avvenuta ieri e porta la firma del nuovo presidente del Coni regionale, Riccardo Viola. Milardi, 67 anni, già professore di educazione fisica e coordinatore del settore, è stato anche presidente della Fidal regionale e negli ultimi otto anni consigliere nazionale della federazione sotto la presidenza Arese. Amato e stimato nel mondo dell’atletica italiana, è riuscito a costruire un autentico polo d’eccellenza al Guidobaldi, dove, grazie al proprio impegno, tutti i giovani reatini sono transitati almeno una volta. E «qualcuno» ci si è anche fermato: Milardi, per ricordarne solo una (di certo la principale), è stato l’uomo che ha strappato Andrew Howe al calcio, indirizzandolo all’atletica. Attualmente, è chiamato alla più difficile sfida della propria carriera di tecnico e dirigente sportivo: gli Eurojunior da ospitare in riva al Velino tra il 18 e il 21 luglio, coronamento di una carriera strepitosa, che da «nocchiere» della Studentesca Cariri l’ha portato a conquistare 19 scudetti e ha lanciare 98 atleti nei gruppi sportivi militari. Da delegato provinciale del Coni, lo attende un lavoro di grande diplomazia per cercare di evitare il ridimensionamento degli avamposti provinciali e per evitare che i cinque dipendenti del Coni locale siano costretti a recarsi giornalmente a Roma. La tempra, a Milardi, non manca affatto. Sa trattare abilmente con gli ambienti politici, ai quali può sventolare il fenomeno sociale che insieme a tanti amici ha creato al Guidobaldi – negli ultimi anni anche con l’aiuto dei propri tre figli – e dalla sua parte ha quarant’anni di attività giornaliera sul campo, ispirata da un sentimento viscerale verso la gioventù reatina, alla quale ha messo le ali arrivando a costruire un vivaio da far invidia alle grandi piazze italiane. Per Milardi parlano i risultati. Che poi, per uno sportivo, è quello che conta davvero. Foto: Itzel COSENTINO/Agenzia PRIMO PIANO © 26 Gennaio 2013

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