Si è svolta il 14 maggio 2024 a Rieti, presso il centro convegni di Park Hotel Villa Potenziani, la seconda riunione della Struttura di Coordinamento Ance per Sisma Centro Italia 2016, l’organo costituito dall’Ance nazionale per coordinare le associazioni di costruttori edili che insistono sui territori di Lazio, Marche, Abruzzo e Umbria interessati dall’area del cratere sismico.
Dopo il primo incontro tenutosi lo scorso gennaio ad Ascoli Piceno, Ance Rieti con il suo presidente Roberto Bocchi ha fortemente voluto questo appuntamento nel capoluogo sabino, a sottolineare il ruolo chiave del territorio di Rieti e provincia nel processo di ricostruzione. L’obiettivo di queste riunioni di natura tecnica tra i rappresentanti del settore costruzioni è quello di creare una modalità uniforme di interrelazione con il commissario straordinario per la ricostruzione Guido Castelli, in modo tale da affrontare e risolvere le diverse criticità che le imprese riscontrano ogni giorno in questo processo.
Il Coordinamento è presieduto dall’ingegner Carlo Resparambia di Ance Macerata e la scelta di rendere tali incontri itineranti è finalizzata al fatto che l’associazione possa meglio comprendere e rappresentare le esigenze dei territori interessati.
“Ance Rieti ha chiesto e ottenuto che la seconda riunione del Coordinamento Sisma si svolgesse qui in città – commenta Roberto Bocchi, presidente di Ance Rieti – affinché la nostra realtà possa giocare un ruolo da protagonista nella ricostruzione post terremoto del 2016. Lo scopo comune è portare al commissario Castelli proposte operative condivise e omogenee per una ricostruzione certa e in tempi certi, trovando unità d’intenti tra territori comunque molto diversi tra loro“.
Oltre alle criticità già affrontate nel precedente incontro come il ritardo nei pagamenti e la carenza di manodopera, tema centrale della riunione a Rieti è stato quello della revisione dei costi parametrici nelle aree del cratere sismico “alla luce delle modifiche normative in corso d’opera – continua Bocchi – e della possibile eliminazione del super bonus 110%, si è discusso della possibilità di adeguare i costi parametrici in senso maggiorativo, per rendere sempre più appetibili gli interventi di ricostruzione, attraverso una politica che favorisca l’attrattività del cratere sismico per le imprese, insieme a opportune misure di decontribuzione e di detassazione. Ringrazio a nome di Ance Rieti l’ingegner Resparambia per la disponibilità dimostrata a questo tipo di incontro“.
“Quella di oggi – conclude – è stata una preziosa occasione per fare il punto della situazione, analizzando le principali criticità e condividendo proposte fattibili ed efficaci per agevolare il lavoro delle imprese del territorio impegnate in questo processo“.