Ecco il libro di Giorgia Leuratti “Sei un mistero blu”: sabato 6 aprile la presentazione

Sabato 6 aprile 2024, ore 18.00, la Libreria Mondadori Bookstore presenta “Sei un mistero blu” di Giorgia Leuratti edito da Controluna Edizioni. 

A dialogare con l’autrice, la mediatrice Roberta Giovannetti e l’attrice Giada Zacchia che si muoveranno tra lo spazio della poesia e quello della sua narrazione restituendo la natura di una scrittura che non aleggia ma esiste, che non astrae ma si concretizza e abita lo spazio.

 Sei un mistero blu elegge la poesia come strumento necessario alla narrazione di una storia, una storia inabissante la cui forza si sprigiona dalla deflagrazione del tempo e dalla deformazione della spazialità come diretta conseguenza dello sguardo poetico. Alla temporalità lineare cui la storia viene oggettivamente affidata, convive una temporalità altra che conduce la parola ad un cortocircuito fino a tramutarla in materia magmatica, malleabile: la parola-materia prende corpo e diviene entità a sé stante, soggetto di sperimentazione che indaga il mistero del linguaggio, il suo catapultarsi e l’accadimento che ne è l’origine.

Si legge nella prefazione ad opera di David La Mantia:

“… Ma il luogo prediletto dalla poeta, quello in cui, più di ogni altro, si combatte (e si perde?) la battaglia, è rappresentato dai nostri corpi. Corpi contorti. Gomiti, mani, occhi, zampe, volto, schiena, ciglia, vertebre. Una torsione di muscoli e ossa nell’abbraccio, che lo rende momento di sofferenza, più che attimo di gioia”

Se David La Mantia indaga in questa scrittura definendola un fortunato enigma irrisolto, l’incontro del 6 aprile si pone come atto di scoperta e condivisione, teso a ripercorrere i luoghi della silloge, le sue rotte e i suoi tempi.

Edito lo scorso novembre con la casa editrice Controluna Edizioni, Sei un mistero blu  è la seconda raccolta dell’autrice, dopo“Inchiostro” –marzo 2022-e si pone in continuità con la visione di una poesia che nasce come urto. Se nella prima raccolta, il motore dell’urto era il vuoto, la sua esplorazione e la sua intermittenza; in questa sede la sua forza è la pienezza, landa estrema e ricolma, arena dove si realizza l’estrema battaglia fra l’io che deforma e l’io invaso dalla commozione.

Vedetta invocai, su di un campo sconfinato vedetta triviale sulle fronde boschive

ove intrepide, d’ogni sorta brulicavano creature e fantasmi. 

Traslucidi, dal lume pervasi d’interni bagliori, scostavan le zolle per entrarvi, scivolarvi, estasiati spauriti, poi arditi.

Il tuo volto ribalta, le zolle della tenerezza.

Giorgia Leuratti nasce a Roma nel 1994. Nel 2018 si laurea in Lettere presso l’Università degli Studi dell’Aquila con una tesi sul drammaturgo francese Antonin Artaud, che sancirà l’inizio di un crescente interesse verso la scrittura e il teatro.

Tornata a Roma studia critica teatrale presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico diplomandosi nel 2020 con una tesi sulla figura dei clown, da Jean Starobinski a Pippo Delbono. Negli stessi anni comincia a scrivere per la testata giornalistica Quarta Parete divenendo giornalista nel gennaio del 2022.

Dieci anni fa inizia una ricerca poetica e stilistica fondata sulla sperimentazione del linguaggio e sulla creazione immaginifica, originata da una visione della scrittura come mezzo vitale di urgenza espressiva.

Esordisce nel 2022 con la sua prima opera “Inchiostro”, edita da Robin Edizioni.

David La Mantia, classe 1963, allievo di Fortini e Luperini all’Università di Siena, è oggi docente di italiano e latino a Grosseto. Ha lavorato come editor e ghost writer e pubblicato testi di tradizioni popolari, racconti, poesie raccolte in antologie. Fa parte del C.T.S. della fondazione Bianciardi, è presidente dell’associazione Portavoce ed è responsabile degli eventi culturali della Proloco Grosseto.

Foto: Leuratti ©

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