“Non posso ottenere residenza o domicilio in città, così ho difficoltà per la mia terapia salvavita”: la richiesta di aiuto

(r.l.) Richiesta di aiuto a RietiLife da parte di un uomo, che si è rivolto alla Redazione per una questione importante. In soldoni: da poco trasferito in città per cercare lavoro, non riesce ad ottenere la residenza o il domicilio. Al momento vive in una struttura alberghiera con un’altra persona, in attesa di poter dipanare tutte le questioni che lo riguardano. C’è un grande però, il più grande di tutti: senza residenza o domicilio, non può definire le pratiche per trasferire la terapia sanitaria salvavita a cui si sottopone da tempo, dalla Toscana a Rieti. “Ci siamo rivolti  a qualsiasi tipo di realtà: il Comune, i Servizi Sociali, la Caritas, la Questura: se non c’è una situazione stabile in termini di abitazione, non possono essere rilasciati i documenti per la residenza o il domicilio. E senza questi non ci può essere l’esenzione necessaria per la terapia. Per continuarla dovrei fare la spola continua con la Toscana, dove nel frattempo non ho una soluzione stabile dove poter vivere” spiega.

Un cane che si morde la coda, perché per ottenere un’abitazione stabile, in particolare un affitto, c’è chi chiede garanzie. E le garanzie se non hai un lavoro (che nel frattempo viene cercato, sia chiaro, nell’ambito sanitario) nessuno le dà; neanche a chi è pronto a fornirle al suo posto, nonostante redditi da lavoro autonomo e una pensione di invalidità. “Ci siamo rivolti a voi affinché chiunque possa darci una mano per sbloccare la situazione riesca a contattarci. Oltre che per rivolgere un appello alle istituzioni e alle associazioni affinché trovino una strada per risolvere” fanno sapere gli interessati a RietiLife.

La nostra Redazione è a disposizione per fornire i riferimenti di Alessandro e Filippo, questi nomi delle persone coinvolte in questa vicenda, e sostenerli nella risoluzione di una questione che non è solo pratica e legata a una residenza, ma in cui c’entra anche la salute. Ci rivolgiamo a enti e associazioni e chiunque possa aiutare queste persone, anche a fornire un’offerta di lavoro (nell’ambito sanitario con esperienza, anche qui nel territorio) che sbloccherebbe la situazione. Scriveteci a [email protected]

Foto: RietiLife ©

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1 Commento

  1. Alessandro e Filippo potrebbero rivolgersi agli “angeli in moto” per fare la spola da Rieti e prendere i farmaci.
    Nella farmacia dell’ospedale c’è il riferimento.

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