Cisl: “Una nuova aggressione nel carcere di Rieti”

Anche oggi una aggressione questa volta al NC CC Rieti dove un detenuto ha aggredito due agenti i quali  hanno riscontrato rispettivamente 07 e 03 giorni di prognosi. Detenuto  che, tra l’altro,  aveva già creato problemi in passato aggredendo sempre il personale. Attualmente nell’istituto di Rieti vi sono n.468 rispetto ai previsti 295 , cioè un sovraffollamento di + 173 detenuti in più. La carenza di personale di Polizia Penitenziaria è, invece, di n. 58 unità, previsti n. 176 ma attualmente effettivi 118.  Lo scrive Cisl.
Purtroppo dobbiamo segnalare come aumentano le aggressione ed eventi critici nelle carceri del Lazio . Aggressioni aumentate nei confronti del personale di polizia penitenziaria ed solo per citarne alcune recenti  di evidenzia che: In data 29 Febbraio  avevamo segnalato un’altra aggressione avvenuta nel carcere di Civitavecchia, 10  giorni di prognosi un soggetto nord africano con diversi precedenti, ha aggredito un assistente capo della polizia penitenziaria preposto alla vigilanza presso la casa  reclusione Istituti Penitenziari di Civitavecchia Nc – Aurelia.
In data 28 Febbraio aggressione ad agenti della Polizia Penitenziaria nella Casa circondariale di Viterbo -ad opera di un detenuto senza alcun motivo plausibile, ha aggredito due unità  di Polizia Penitenziaria . Purtroppo per le due unità la prognosi è stata rispettivamente di 07 giorni
In data 12 Febbraio un detenuto ha causato esplosioni lanciando bombolette incendiarie e barricandosi in cella presso la casa  reclusione Istituti Penitenziari di Civitavecchia Nc – Aurelia.

 

Ulteriore criticità registrata è quella dei decessi in carcere:  un detenuto  deceduto nella notte tra il 19 e il 20 Febbraio nella CR Rebibbia, mentre nel Lazio si è registrato il 17 °detenuto deceduto in carcere, 11 Febbraio 2024,  c/o la casa circondariale di Latina. Non meno criticità è la situazione delle carceri per minori. Nell’Istituto Penale per i Minorenni di Casal del Marmo- Roma gli ingressi sono passati  da 143 a 177 dove attualmente si registra una presenza di 50 giovani reclusi (erano 46 a fine dicembre), mentre agli ingressi negli Ipm in Italia  si è passati da 713 a 1.143. Considerato che  “decreto Caivano” ,  prevede l’estensione dell’applicazione della misura cautelare in carcere anche per fatti di lieve entità, si innesta in una tendenza di incremento costante dei numeri della giustizia minorile che si sta sviluppando da oltre un biennio e che trova corrispondenza anche nella Regione Lazio. A livello regionale e non solo  i numeri complessivi di minorenni e giovani adulti presi in carico dai servizi della giustizia minorile e gli ingressi nell’anno negli istituti penitenziari sono stati costantemente in crescita. La Fns Cisl Lazio , mediante comunicato congiunto di tutte le sigle sindacali, ha dichiarato lo stato di agitazione  nella regione Lazio dove solo state poste  le gravose criticità quali:
ASSENZA DI PERSONALE DI POLIZIA PENITENZIARIA IN TUTTI GLI ISTITUTI E NUCLEO CITTADINO ROMA CON URGENZA RICHIESTA DI SCORRIMENTO DELLE GRADUATORIE PER QUELLI IN MAGGIORE SOFFERENZA.
ASSENZA DI SICUREZZA PER IL PERSONALE A CAUSA DELLE CONTINUE AGGRESSIONI.
SOVRAFFOLAMENTO DELLA POPOLAZIONE DETENUTA.
MANCANZA DI UNA ADEGUATA RISPOSTA SANITARIA E GESTIONE DEI DETENUTI CON PATOLOGIE PSICHIATRICHE.
GESTIONE ALLA POLIZIA PENITENZIARIA DEL REGIME SANITARIO DELLA SORVEGLIANZA VISTA.
ERRATE DISPOSIZIONI IMPARTITE NELLA GESTIONE DEL PERSONALE E DEL LAVORO STRAORDINARIO, MANCATO PAGAMENTO DI MISSIONI E BUONI PASTO AL PERSONALE.
ERRATA GESTIONE DELLE CORRETTE RELAZIONI SINDACALI
Per la Fns Cisl Lazio purtroppo si continua a gravare sugli Istituti Penitenziari, una competenza non propria dato che il personale si trova a gestire anche detenuti con problemi psichiatrici o, peggio ancora, detenuti che dovrebbero essere inviati nelle Rems.
Per la Fns Cisl Lazio occorre intervenire  sui vari organi preposti  sia dell’Amministrazione Penitenziaria che gli organi preposti alla Sanità,  affinché detenuti con problemi psichiatrici siano inviati in strutture idonee e non certo in carcere. Apprendiamo  che la Regione Lazio ha rappresentato la difficoltà di reperire personale specializzato da destinare all’interno delle REMS, tale carenza determina l’impossibilità di attivare 30 posti letto attualmente disponibili.
Per la Fns Cisl Lazio  occorre garantire e tutelare il personale poiché non è mai mancato da parte della Polizia Penitenziaria la dedizione a svolgere il proprio mandato istituzionale, garantendo la sicurezza non solo delle carceri ma di tutta la comunità.
Per le motivazioni sopra esposte la Segreteria Regionale ha richiesto agli uffici preposti interventi immediati tali da risolvere le questioni segnalate, anche, con uno scorrimento di mobilità di polizia penitenziaria dalle attuali graduatorie.
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