I pionieri dell’Educazione all’Affettività: a Contigliano lezioni per 150 studenti. E ora ci pensa anche il Governo

(ch.di.) L’ennesimo femminicidio, quello di Giulia Cecchettin per mano del suo ex fidanzato Filippo Turetta, oltre a innescare un meccanismo di dibattito e scontro sui temi della violenza di genere, ha acceso anche la discussione sull‘educazione all’affettività e alle emozioni. Il Governo, apparso prima più restio, ora si dice convinto a scendere in campo con lezioni ad hoc (leggi).

C’è chi però, in tempi non sospetti, si era speso per portare i suoi giovani cittadini a lezione. Parliamo del Comune di Contigliano, che tra metà e fine 2022 aveva organizzato incontri dei giovani studenti con professionisti del settore della psicologia. “Una scelta importante, su cui abbiamo puntato – ricorda Alessia Iachetti, vicesindaco con delega anche alla Scuola – e che, ad essere sinceri, non è stata capita appieno da molte persone, che ora spero possano ricredersi. Eppure a sostenere l’iniziativa c’era la Fondazione Varrone, che ha compreso immediatamente la portata della cosa. Siamo stati pionieri”.

Il progetto coinvolse 150 studenti tra i 10 e i 14 anni dell’Istituto Comprensivo “Malfatti” col titolo “Alfabetizzazione socio-emotiva a scuola”, promosso dal Comune, condiviso dalla Dirigente scolastica Irene Di Marco e cofinanziato dalla Fondazione Varrone attraverso il Bando richieste generali 2022. Si tratta di 32 sessioni settimanali da 2 ore ciascuna durante l’orario scolastico condotte dagli operatori dell’impresa sociale CuoreMente Lab, applicando il protocollo Starc (acronimo di Social Training and Affective Regulation Curriculum). Il progetto – presentato da Michele Galloni e Marco Cadavero di CuoreMente Lab – mise in campo incontri per studenti e una formazione ad hoc anche per insegnanti e operatori scolastici. Obiettivo ultimo: potenziare l’inclusione sociale a scuola e migliorare il rendimento dei ragazzi e le loro relazioni sociali. Grande apprezzamento venne espresso dal Presidente della Provincia Mariano Calisse e dalla professoressa Maria Rita Pitoni, consigliere di amministrazione della Fondazione Varrone.

Ora, quell’iniziativa, sarà replicata dal Governo. Per uno scatto di civiltà e nella formazione, non indifferente.

Foto: RietiLife ©

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