Asl: “Dispiace l’incomprensione ma ecco perché non si può usare il telefono nell’area triage”

Riceviamo e pubblichiamo la replica con le spiegazioni della Asl di Rieti in merito alla vicenda di una lettrice che aveva richiesto un po’ più di umanità all’interno del Pronto Soccorso (leggi): “Le strutture sanitarie sono per norma definite ‘siti con speciali esigenze di sicurezza’ (decreto del Ministero dell’Interno n.269/2010) e il personale di vigilanza al Pronto soccorso opera per garantire quotidianamente livelli di sicurezza efficaci sia per il personale sanitario che per i pazienti e i loro familiari. In data 19 agosto 2023 gli operatori della vigilanza in servizio presso la struttura di emergenza sono stati sollecitati dal personale sanitario ad intervenire per meglio organizzare i percorsi delle persone che affollavano l’area antistante il triage” spiega la direzione aziendale.

“Per permettere ai sanitari di lavorare con l’attenzione e la tranquillità che il sistema triage richiede – continua Asl – vale a dire l’individuazione delle priorità assistenziali del paziente basato sulla valutazione delle sue condizioni, così da consentire di prestare cure tempestive a chi in quel momento è in condizioni più critiche, la vigilanza ha chiesto, per riorganizzare i percorsi, di allontanarsi dall’area triage e di accomodarsi in sala di attesa. Anche l’uso del telefonino all’interno del Pronto Soccorso non è raccomandato per motivi di sicurezza; lo stesso infatti può interferire con le apparecchiature in uso e pertanto deve essere limitato all’essenziale”.

“Ci dispiace – conclude Asl – che si sia creato questo deficit di comunicazione con l’utente, durante lo svolgimento delle procedure attivate per consentire ai sanitari di operare in sicurezza a beneficio di pazienti e familiari”.

Foto: Gianluca VANNICELLI ©

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  1. La supercazzula