Area: “Tra degrado e microcriminalità Rieti rischia di diventare una favela. Il Prefetto intervenga”

“Rieti, piazza Cavour, sabato pomeriggio, il sabato prima della processione di San Antonio, la principale festa della nostra comunità, una ragazza in evidente stato di alterazione, prima importuna una signora, poi una ragazza, poi decide di espletare i propri bisogni fisiologici sulla pubblica strada, davanti alle forze dell’ordine inermi, più preoccupate di fermare la giusta reazione dei cittadini presenti, piuttosto che arrestare la ragazza”: lo scrive Area Rieti con Chicco Costini.

“Davanti alla protesta di chi è costretto a subire questo degrado, l’ipocrisia di invitare a denunciare, ben sapendo loro meglio di altri, l’inutilità oramai di rivolgersi ad una magistratura che nei confronti di queste situazioni non agisce mai. L’ennesimo episodio, in una città che negli ultimi mesi ha visto il ripetersi oramai quasi quotidiano di atti di vandalismo, di cosiddetta microcriminalità, di avvenimenti che creano un clima di grande insicurezza nei cittadini.

Nonostante la meritoria azione delle forze dell’ordine sul versante della repressione dello spaccio, la lassità della giustizia italiana fa si che dopo i blitz per smantellare le reti di distribuzione della droga nei nostri quartieri, pochi giorni dopo rivediamo gli arrestati nuovamente tornare, con arroganza, a presidiare il loro mercato. E l’aumento esponenziale dell’offerta, ha provocato l’esplosione del numero di tossicodipendenti, che cercano disperatamente risorse economiche per soddisfare la loro dipendenza. Il numero impressionante di immigrati che oramai affolla le nostre strade, uomini e donne di cui spesso nessuno conosce storia, provenienza, privi di qualsiasi occupazione, hanno infoltito le file degli spacciatori. Parallelamente in alcuni quartieri vediamo anche nella nostra piccola realtà crescere il fenomeno delle baby gang, formate nella gran parte da immigrati di prima e seconda generazione, che con prepotenza impongono le loro regole, consapevoli di non rischiare nulla, con una giustizia più preoccupata di giustificare le problematiche sociali di questi individui, piuttosto che punire chi non rispetta nessuna regola. Siamo consapevoli che il problema va ben oltre la nostra realtà, ma non possiamo neanche accettare che le nostre istituzioni osservino inermi quanto sta avvenendo.

Crediamo sia necessario che il Sindaco, quale rappresentante dell’intera comunità, chieda ragione al prefetto di quanto sta avvenendo, si faccia spiegare perché Rieti è diventata una delle principali mete degli immigrati clandestini in cerca di permesso, perché gli spacciatori arrestati tornino sul campo dopo pochi giorni, se è concepibile che chi importuna la gente normale, aggredisce famiglie che passeggiano, compie atti come quelli della ragazza di oggi, invece di finire in cella siano portati in ospedale. Quotidianamente siamo costretti a sentire che il problema in Italia sono gli evasori fiscali, atto sicuramente grave, ma sarebbe interessante anche capire a cosa servono i soldi delle nostre tasse, se lo Stato non è più in grado di garantire ne la sicurezza, ne la salute, ne l’istruzione. Se dovessero servire per mantenere chi poi rende invivibili le nostre realtà, sarebbe allucinante. E sia chiaro, se lo Stato non è in grado di difendere le brave persone, diventa legittimo che le brave persone si difendano da sole.

Nessuno vuole il Far West, ma non tutti sono disponibili a vivere inginocchiati” conclude Area.

Foto: Area ©

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