Foto: Emiliano GRILLOTTI – Gianluca VANNICELLI ©
(r.l.) Era diventata la base operativa dei pusher nigeriani in città: Ponte Cavallotti era al centro del giro della droga (soprattutto eroina) spacciata ai giovani reatini. Dopo l’operazione Free Bridge delle scorse settimane (leggi) la Polizia di Stato di Rieti, in particolare la Squadra Mobile guidata da Marco Stamegna, è tornata a Ponte Cavallotti per eliminare tutte le abitazioni di fortuna – delle vere e proprie baracche dello spaccio – scoperte nel corso dell’operazione stessa e che erano state, di fatto, un supermarket della droga per la città. Materialmente la rimozione è a opera di Asm Rieti. Sul posto anche il presidente Vincenzo Regnini.
Questa mattina gli agenti e gli operatori Asm hanno così portato a termine la stoccata allo spaccio in centro dopo l’arresto e la denuncia di una decina di persone coinvolte nell’operazione Free Bridge che va comunque avanti per individuare altre persone eventualmente coinvolte.
Il Sindaco di Rieti, Daniele Sinibaldi, e l’assessore al centro storico Giovanni Rositani, hanno partecipato questa mattina all’avvio delle operazioni di bonifica condotte da Asm Rieti e dal personale della Polizia di Stato. “Iniziamo oggi con Asm una massiccia operazione di bonifica dei luoghi utilizzati per lo spaccio che, grazie ad una brillante operazione di Polizia, è stato finalmente interrotto. L’intervento proseguirà anche nei prossimi giorni con la rimozione delle baracche e di tutto il materiale utilizzato dagli spacciatori per la loro attività. Nel ringraziare ancora una volta, a nome dell’intera comunità reatina, tutto il personale delle Forze dell’Ordine, ribadiamo che a Rieti non deve esserci spazio per chi delinque e spaccia. La nostra attenzione a questo e altri odiosi fenomeni criminali è quotidiana ed è una battaglia che combatteremo fino alla fine, insieme alle Forze dell’Ordine, a tutte le istituzioni e alla comunità reatina che vuole preservare la propria sicurezza. Rispondiamo con i fatti anche a chi, folgorato sulla via di Damasco, tenta oggi di riscoprirsi paladino della sicurezza senza alcuna credibilità. Sono gli stessi, infatti, che militano in quei partiti di centrosinistra, come il PD, che si battono per la liberalizzazione delle droghe e che per anni al Governo hanno attuato politiche estremamente permissive nei confronti dell’immigrazione clandestina”.