“Rieti non è più una città sicura” il risultato del sondaggio di RietiLife

(di Martina Grillotti – da RietiLife Free Press) Alla luce dei recenti casi di cronaca: dallo spaccio di droga in città (anche davanti alle scuole), passando per le truffe agli anziani, le rapine in pieno giorno, ma anche i furti nelle attività commerciali del centro spesso per poche centinaia di euro e i furti in abitazione, abbiamo chiesto ai nostri lettori se Rieti possa essere ancora considerata una città sicura.

In tanti hanno risposto al sondaggio sul nostro profilo Instagram (seguito da circa 23mila persone), quello che ne è venuto fuori è sconcertante perché la maggior parte dei reatini sente di non essere in sicurezza. “Negli ultimi anni Rieti è peggiorata tanto, questa è la sensazione che si ha anche solo facendo un giro in città” risponde una lettrice a cui fanno eco i tanti che chiedono più sicurezza: “Si deve avere paura, ultimamente, anche a fare una passeggiata in centro o in alcuni quartieri limitrofi (penso ad esempio alla stazione o a viale Maraini), soprattutto di sera” scrive un lettore. E ancora “Rieti sta diventando un vero e proprio degrado, è piena di microcriminalità: non è più una città sicura”.

Risposte che dovrebbero far riflettere amministrazione, in primis, ma anche le forze dell’ordine che già nei giorni scorsi – tramite i sindacati – avevano lanciato l’allarme: la Questura di Rieti in particolare è sotto organico a causa dei pensionamenti e star dietro a una città in così veloce movimento e cambiamento senza il personale necessario può diventare difficile. Tra i commenti ricevuti al sondaggio anche tanti commercianti, ne portiamo uno ad esempio: “Sono una commessa di un negozio in centro storico e da settimane vivo nel terrore che qualcuno possa entrare armato e farci del male per avere i soldi in cassa” cosa che peraltro è già capitata solo pochi giorni fa in via Roma (leggi). Tra i tanti commenti che, senza ulteriori spiegazioni, hanno solo risposto “No” alla domanda c’è anche qualcuno che propone soluzioni: “In molte città, anche più grandi rispetto a Rieti, per migliorare la sicurezza hanno applicato il protocollo ‘mille occhi’ grazie al quale, con l’ausilio di telecamere e guardie giurate, si è innalzato il livello di controllo. Sarebbe da realizzare anche qui” altri puntano il dito più che altro su una mancata prevenzione dei reati: “Bisogna scongiurare l’arrivo – soprattutto da Roma – di pusher e criminali di ogni tipo” mentre in tanti si augurano che quel “silenzio delle istituzioni venga interrotto e che la città venga recuperata”.

Risposte che parlano in maniera eclatante e alle quali non si può non rispondere, inaccettabile pensare che Rieti possa continuare a cadere sempre più in basso, lasciata in mano alla microcriminalità, alla droga e al degrado che si scorge in ogni angolo. Ora è il momento di intervenire, i cittadini lo chiedono a gran voce e non si può più far finta di nulla, ignorare anche questo – ennesimo – campanello d’allarme.

Foto: RietiLife ©

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