Cortellesi: “Amatrice: ricostruzione al rallentatore. Le imprese e i soldi dello Stato”

“Le imprese non giochino con i soldi dello Stato. Altrimenti la ricostruzione è a rischio”. È la denuncia del sindaco Giorgio Cortellesi, che dati e carte alla mano, è fortemente preoccupato per il rallentamento dei lavori, dovuto alle maglie dei meccanismi di erogazione degli importi previsti per velocizzare la ricostruzione pubblica e privata, ma che rischiano di rallentarla o di prestarsi addirittura a speculazioni ai danni dei cittadini.

“Un rischio, come se non fossero bastate – ricorda Cortellesi – tutte le difficoltà che abbiamo dovuto affrontare con tenacia e impegno quotidiano, dialogando positivamente con la struttura commissariale e la Regione Lazio; difficoltà legate al lockdown, l’aumento del prezzo delle materie prime, il super-bonus 110. E adesso scopriamo il vulnus nascosto in queste regole”.

“Come noto – spiega il sindaco – il meccanismo, la cui ratio è stata quella di accompagnare, facilitare la ricostruzione, contempla vari step: Sal 0 (inizio lavori), nessun importo erogato alle imprese; Sal 1-2-3 (prosecuzione lavori), rispettivamente il 30%, il 20% e il 20% dell’importo; Sal 4 (conclusione lavori), il 30%. Ma tali percentuali, in presenza di polizze assicurative, possono essere alterate, compromettendo le finalità degli stessi meccanismi. E cioè, Sal 0 subito il 30% dell’importo, Sal1, il 30%, Sal 2 e 3 il 20% e Sal 4 (la conclusione dei lavori) 0%. Un’opacità ad alto tasso di illegalità. Alcune imprese che hanno aperto più cantieri potrebbero fare il gioco delle tre carte, avviandone parecchi in contemporanea, ma non proseguendoli (dichiarando ad esempio, fallimento o intentando cause varie). Sarebbe un pericoloso effetto domino, in quanto recuperare la polizza fideiussoria sarebbe molto difficile: è un procedimento legislativo difficile, che dira svariati anni, con esiti incerti. E, ulteriori rischi, altre imprese non potrebbero essere proprio interessate a concludere i lavori. Oltre il danno, pure la beffa: Amatrice, tra qualche anno, potrebbe ritrovarsi con case costruite solo al 70%, senza collaudi e abitabilità”.

“Per evitare e prevenire tali incresciosi ostacoli – ha continuato il sindaco – l’Amministrazione intende vigilare sulla legalità della ricostruzione e proporrà alle istituzioni dei criteri diversi di erogazione degli importi”.

Foto: RietiLife ©

Print Friendly, PDF & Email