Fara Sabina, ecco le proposte di Cuneo e Pirozzi sulla disabilità

Nell’ambito del Festival della Famiglia di Fara in Sabina, si è svolta sabato 16 ottobre, presso la Sala Schuster dell’Abbazia di Farfa, la presentazione del libro di Maria Luisa Polidori “Quello che non sanno di te”. Presenti insieme all’autrice, il Sindaco di Fara in Sabina, Roberta Cuneo, Elena Polidori, giornalista di Repubblica, il Consigliere regionale Sergio Pirozzi, e il dott. Silvio Gherardi che ha moderato l’incontro. In Sala anche il Rev.mo Priore, Padre Dom Eugenio Gargiulo.

Molteplici gli aspetti messi in evidenza durante la presentazione di “Quello che non sanno di te”, un libro coraggioso, che racconta un mondo, quella della disabilità, di cui ancora si deve molto dire e soprattutto per il quale si deve molto lavorare: sottolineata dai relatori l’importanza di parlarne per superare quelle sacche di ignoranza che ancora permangono nella società, e per liberare le famiglie da una vergogna che non ha ragione di esistere; lavorare per creare dei servizi di sostegno e supporto alle famiglie con figli disabili. Accanto all’autrice le istituzioni, come il Sindaco di Fara in Sabina, Roberta Cuneo, che ha sottolineato l’importanza di creare delle reti che prendano in carico le famiglie per toglierle dalla solitudine in cui spesso si trovano. Il Sindaco ha presentato inoltre in quella sede un progetto dedicato al post scuola dei bambini con disabilità che partirà a breve, e manifestato la volontà di realizzare un Polo nel suo territorio, all’interno del quale siano presenti tutti quei servizi di diagnosi e terapia per le disabilità. Insieme a lei, il Consigliere regionale Sergio Pirozzi, che ha dichiarato il suo impegno immediato, in sede di bilancio, per un fondo ad hoc da dare ai Comuni, finalizzato alla creazione di servizi che permettano ai giovani con disabilità una socialità nel dopo scuola, come la pratica di uno sport o di una attività ricreativa. Pirozzi ha auspicato su questa proposta una larga condivisione nell’Assise regionale.

Il ricavato del libro andrà alla Fondazione ATENA, fondata dal prof. Maira, per favorire lo sviluppo della ricerca nel campo della Neurochirurgia.

Foto: RietiLife ©

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