Carabinieri Rieti, arriva dal Ros il nuovo comandante del Reparto Operativo: è il ternano Matteo Branchinelli

(di Christian Diociaiuti) Un nuovo comandante per il Reparto Operativo dei Carabinieri di Rieti. Si tratta del Tenente Colonnello Matteo Branchinelli. Originario di Terni, arruolato nel 1996, è laureato in Giurisprudenza e in Scienze della Sicurezza Interna ed Esterna; è Cavaliere al Merito della Repubblica ed è stato promosso Tenente Colonnello lo scorso 1° settembre e nell’ultimo anno ha prestato servizio al Ros, Reparto Operativo Speciale. Nella mattinata di oggi, oltre alla presentazione alla stampa, incontro col Prefetto, col Procuratore e il comandante provinciale Bruno Bellini.

“Un giovane dall’ottimo curriculum, ha guidato già tre compagnie – spiega il comandante provinciale Bruno Bellini – A Rieti serve linfa nuova, persone sensibili agli alert sul territorio. Una provincia tranquilla, ma proprio per questo l’impegno deve essere maggiore per mantenerla tale. Il compito che l’aspetta è arduo viste le pretese che vanno rispettate dalla popolazione. Voglio capillarità e prossimità, ma senza abbandonare attività investigativa. I problemi principale della provincia sono la droga, le zone del cratere di Amatrice e Accumoli che si prestano a infiltrazioni criminali e la Sabina, oggetto di scorribande a causa della vicinanza con Roma”.

“Saranno i cittadini con denunce e conoscenza del territorio ad aiutarci a lavorare meglio – ha detto Branchinelli alla presentazione – Parto come Maresciallo anche se prima ho studiato Ingegneria. Ho percorso tutta la gavetta, sono entrato in Accademia. Da lì è iniziata la mia carriera. L’esperienza del Ros mi ha dato conoscenze su eversione e terrorismo, ma non si pensi che il mio incarico sia legato a fenomenologie particolari. Sono ternano, ma sostanzialmente il territorio lo conoscevo. Ma un altro conto è lavorarci: avrò modo di conoscere la realtà sociale e delinquenziale. Droga? Lavoreremo per evitare che i giovani si avvicinino”.

Come detto, Branchinelli arriva dal Ros, il Reparto Operativo Speciale, “ma non c’entra niente con la trattativa Stato-Mafia” scherza Bellini. “Ho una freccia nel mio arco che, laddove dovessi sfruttare, posso sfruttare. Ma non c’è un pericolo legato a quel tipo di attività”. “Gli mancava il territorio – ribatte Bellini – ha fatto una scelta coraggiosa, vuole risolvere i problemi quotidiani. Ha il territorio nel sangue. Vista la partenza di De Luca, ho chiesto una persona seria con esperienza valida vista la possibilità di sviluppo di fenomeni che non sono emersi ma potrebbero farlo”.

Curriculum: L’Ufficiale, originario di Terni, arruolato nel 1996, dopo il servizio di leva, con il grado di Maresciallo ha svolto l’incarico di Comandante di Squadra e Istruttore alla Scuola Allievi di Fossano (CN) e di Sottufficiale in sottordine alla Stazione di Mornese (AL). Nel 2001 ha frequentato il 183° corso dell’Accademia Militare di Modena e nel 2006 ha ultimato il ciclo di studi presso la Scuola Ufficiali di Roma. Nel corso della sua carriera ha ricoperto incarichi dapprima nell’organizzazione mobile in qualità di Comandante di Plotone del 2° Battaglione “Liguria” di Genova, quindi presso reparti “territoriali” comandando per due anni (2007-2009) il Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Tricase (LE) e, con i gradi di Capitano e Maggiore, le Compagnie di Isernia (2009-2014), Pitigliano (GR) (2014-2016) e Frosinone (2016-2020). Nell’ultimo anno ha prestato servizio al R.O.S. (Raggruppamento Operativo Speciale). È laureato in Giurisprudenza e in Scienza della Sicurezza Interna ed Esterna ed è insignito dell’onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. L’Ufficiale, promosso Tenente Colonnello il 1 settembre u.s., dopo essersi insediato, ha salutato tutti gli Ufficiali della Provincia e i diretti collaboratori. Questa mattina verrà presentato al Prefetto e al Procuratore della Repubblica dal Comandante Provinciale Colonnello Bruno Bellini.

 

Foto: Riccardo FABI ©

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