FUORI LE MURA – RietiLife vi porta a Rivolto per il 60° anniversario delle Frecce Tricolori | FOTO

Foto: Gianluca VANNICELLI © Aeroporto Militare di Rivolto

RietiLife vi porta Fuori Le Mura. Grazie alla collaborazione nata tra il nostro capo dei fotografi Gianluca Vannicelli e il sito specialistico Aviation-Report, siamo stati ospiti il 18 settembre all’aeroporto di Rivolto, sede delle Frecce Tricolori, per il 60° anniversario della Pattuglia Acrobatica Nazionale.

Due giorni di esibizioni, quattro pattuglie acrobatiche straniere, numerosi velivoli storici, i principali assetti dell’Aeronautica Militare in display, a terra e in volo e 8000 persone per festeggiare i 60 anni della Pattuglia Acrobatica Nazionale. Un evento atteso da oltre un anno sulla base aerea di Rivolto, in Friuli-Venezia Giulia, sede del 2° Stormo e “casa” delle Frecce Tricolori, che ha visto la presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Un anniversario che, come tutti gli eventi e le manifestazioni pubbliche, ha dovuto fare i conti con le attuali restrizioni dovute all’emergenza Covid. Solo otto mila, infatti, le persone, tra pubblico, addetti ai lavori ed autorità, che in ognuna delle due giornate di manifestazione – sabato 18 e domenica 19 settembre – hanno potuto assistere all’evento, autorizzate all’accesso tramite una procedura di registrazione on-line e solo se in possesso della prevista certificazione “green pass”.

La giornata di apertura è stata caratterizzata dalla presenza di numerose autorità istituzionali: oltre al Capo dello Stato, giunto sull’aeroporto friulano a bordo di un Airbus A319CJ scortato da due Eurofighter, hanno voluto portare di persona il proprio speciale augurio alle Frecce Tricolori, la Presidente del Senato, Sen. Maria Elisabetta Alberti Casellati, il Ministro della Difesa, On. Lorenzo Guerini, il Sottosegretario di Stato alla Difesa, Sen. Stefania Pucciarelli, e – a fare gli onori di casa – il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Generale di squadra aerea Alberto Rosso.

Il secondo giorno è stato dedicato, invece, ai partecipanti al Raduno Piloti ed ex appartenenti al 313° Gruppo Addestramento Acrobatico e delle pattuglie acrobatiche storiche del secondo dopoguerra che lo hanno preceduto, a suggellare il legame indissolubile che lega idealmente tutti coloro che hanno avuto l’onore di rappresentare la Forza Armata ed il Paese in questa veste. Filo conduttore comune per entrambe le giornate la passione ed il forte attaccamento all’Aeronautica Militare e al Tricolore da parte delle migliaia di appassionati ed appartenenti ai Club Frecce Tricolori che in modo ordinato hanno varcato i cancelli della base militare sin dalle prime ore del mattino nei due giorni di air-show.

“Non occorrono parole per descrivere questa giornata, bastano le emozioni vissute grazie allo spettacolo straordinario al quale abbiamo assistito. Ma al di là dell’emozione abbiamo visto l’espressione più pura, immediata e concreta della peculiarità del nostro strumento militare, basato su competenze professionali di grandissimo livello e mezzi ad altissima tecnologia, saldamente ancorato a valori e tradizioni”, queste le parole del Ministro della Difesa Lorenzo Guerini a margine della manifestazione. “Si è celebrato il risultato di 60 anni di storia – ha continuato il Ministro – da guardare con grande orgoglio e rispetto, nei quali le Frecce Tricolori hanno solcato i cieli dell’Italia e del mondo, ambasciatrici del prestigio, delle tradizioni e delle eccellenze italiane e, prima ancora, delle capacità tecniche e umane di tutta l’Aeronautica Militare”.

“Una ricorrenza ricca di orgoglio per l’Italia”, ha commentato il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Generale di Squadra Aerea Alberto Rosso. “Italiani sono i piloti, italiano è l’addestramento che hanno ricevuto presso le Scuole di volo dell’Aeronautica Militare, italiana è la tecnologia dei velivoli. Le Frecce Tricolori sono la punta dell’iceberg di questa manifestazione aerea ma tante sono le capacità e gli assetti costantemente impegnati al servizio della collettività, a protezione dei nostri cieli e dei cieli dei Paesi che non hanno un proprio sistema di difesa, assetti impegnati anche nei mesi scorsi all’estero, nella complessa operazione di rimpatrio dei profughi afghani, e prima ancora impegnati a supporto della lotta contro il Covid-19”.

Un compleanno speciale per la Pattuglia Acrobatica Nazionale, quindi, ma anche l’occasione per mettere in mostra le peculiarità di numerosi assetti della Forza Armata e le capacità che gli equipaggi ed il personale dei reparti tecnici ed operativi dell’Aeronautica Militare sono in grado di esprimere al servizio del Paese, dal soccorso alla popolazione, alla difesa aerea nazionale, al trasporto, essenziale  nello storico quanto complesso ponte aereo effettuato recentemente per il rimpatrio di migliaia di persone dall’Afghanistan.

Tanti i velivoli militari che il pubblico presente, e le migliaia e migliaia di telespettatori che hanno seguito l’evento in diretta su RaiUno e sui canali social AM, hanno potuto ammirare sul cielo della base friulana. Tra questi i gioielli dell’industria aeronautica nazionale Leonardo: gli elicotteri HH-139A e HH-101A e i velivoli T-346A, Eurofighter e C-27J del Reparto Sperimentale di Volo protagonisti delle spettacolari presentazioni tecniche in volo.

Non sono mancate poi le linee AMX e Tornado, impegnate in un evento tattico complesso, insieme ai Reparti del Comando Forze per la Mobilità e il Supporto e della 1^ Brigata Aerea Operazioni Speciali, pensato per mostrare al pubblico le diverse capacità operative che l’AM è in grado di esprimere in modo peculiare in ambito Difesa, sia per esigenze di sicurezza nazionale, sia in contesti expeditionary al di fuori dei nostri confini. Protagonisti assoluti, nella circostanza, gli F-35, sia nella versione A che B, che hanno lasciato senza fiato con le loro performance gli spettatori presenti.

Soprattutto l’F-35 nella versione a decollo corto ed atterraggio verticale è stata la star della manifestazione, poiché esibito al pubblico per la prima volta dopo una serie di esercitazioni che lo hanno visto protagonista nei mesi scorsi. L’F-35B segna il primo ingresso in assoluto di un aereo STOVL nella flotta dell’Aeronautica Militare e sarà impiegato anche per rafforzare la capacità expeditionary della forza armata potendolo utilizzare per proiettare la potenza di combattimento dei velivoli di quinta generazione in ambienti operativi austeri e degradati a partire da aeroporti dove la pista è troppo corta per i caccia convenzionali e dove manca il tradizionale supporto tecnico e logistico.

Le tattiche che utilizzano atterraggi e decolli su piste brevi assicurano che gli utilizzatori della versione STOVL dell’F-35 possano essere in grado di operare in qualsiasi luogo, anche quelli che sono stati danneggiati dal combattimento o zone nel mondo che semplicemente non possiedono le infrastrutture dei tradizionali aeroporti. La capacità di eseguire operazioni di volo utilizzando il decollo corto e atterraggio verticale dell’F-35B consentirà ai piloti di utilizzare piste non tradizionali in qualsiasi spazio di battaglia, come autostrade, strade o altre superfici, ampliando notevolmente la capacità di proiezione delle aviazioni militari.

In molti teatri operativi sono presenti piste e aviosuperfici non idonee alle operazioni di velivoli a decollo standard (in gergo dette austere), con la conseguente necessità di schierare i velivoli in basi di rischieramento avanzate spesso lontane dal teatro di operazioni vero e proprio, con un incremento di costi e rischi operativi dovuti ad un aumento delle distanze da coprire durante le missioni. Avere, invece, a disposizione velivoli a decollo corto e atterraggio verticale offre flessibilità e migliore capacità di impiego al mezzo aereo, consentendo il posizionamento dei velivoli in prossimità delle aree d’operazione – sin dalle prime fasi del build-up delle forze – riducendo i tempi di intervento a supporto delle forze.

Ad accompagnare le esibizioni dei velivoli italiani anche alcuni famosi team acrobatici internazionali come gli svizzeri della Patrouille Suisse con i velocissimi caccia F-5 Tiger rossi e bianchi, i Midnight Hawks finlandesi equipaggiati con gli agili addestratori BAe Hawk, gli amici spagnoli della Patrulla Águila con gli addestratori Casa C-101 Aviojet e dalla Polonia il Team Orlik con i velivoli turboelica PZL-130 “Orlik” TC-I.

A chiudere entrambe le giornate, ovviamente, il volo delle Frecce Tricolori: 25 minuti vissuti da tutti, compresi i piloti delle altre pattuglie presenti, trattenendo il respiro e senza mai staccare gli occhi dal cielo, uno spettacolo unico che solo i 10 Pony MB339PAN della Pattuglia Acrobatica Nazionale sono in grado di offrire. Competenza, professionalità ma anche passione, senso del dovere e disciplina, valori che le Frecce Tricolori, ambasciatrici delle eccellenze italiane, hanno nel proprio DNA, al pari di tutte le altre realtà dell’Aeronautica Militare alle quali la PAN è legata da un filo rosso comune fatto di professionalità, valorizzazione dello spirito di gruppo e del lavoro di squadra.

In un momento storico straordinariamente difficile, nei mesi più difficili del lockdown, mentre tutta l’Aeronautica Militare forniva un contributo decisivo per combattere la pandemia, la PAN veniva chiamata ad un compito tanto inatteso quanto prestigioso: sorvolare, nella settimana precedente al 2 giugno 2020, tutte le regioni italiane, abbracciando con oltre 100 chilometri di Tricolore l’intera Nazione in segno di unità, coesione, solidarietà e voglia di ripresa. Un’immagine, quella dell’Abbraccio Tricolore, che è ormai nella nostra memoria collettiva. (Stefano Monteleone – Direttore Editoriale di Aviation-Report)

 

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