Coldiretti Rieti in visita alle coltivazioni di tabacco. Risolo: “Ora fase operativa”

“Siamo passati in poco tempo dal progetto sperimentale a quello operativo, che consentirà al territorio reatino una crescita in termini economici, sostenibili e allo stesso tempo la possibilità di creare nuovi posti di lavoro”. Così il presidente di Coldiretti Rieti, Alan Risolo, a margine del sopralluogo che si è svolto nella mattinata di sabato 7 agosto, sui campi di tabacco.

Una visita organizzata da Compagnia Agricola Sabina per illustrare il Progetto “Kentucky Rieti” (Leggi) alle autorità locali, agli operatori dell’agricoltura, della futura filiera e agli Stakeholders. Un campo sperimentale che si estende su tre ettari di terreno messi a disposizione dal Comune di Rieti in località Chiesa Nuova. Un incontro al quale naturalmente Coldiretti era presente, oltre alle altre realtà che hanno preso parte al sopralluogo e al Comune.

Un ulteriore passo avanti del progetto nato dalla società Campagna Agricola Sabina, dopo il protocollo d’intesa siglato lo scorso ottobre tra quest’ultima, il Comune di Rieti, l’Università di Perugia e Coldiretti Rieti, oltre ad altre realtà imprenditoriali. Nei mesi scorsi è stato anche firmato il primo contratto di coltivazione nel corso di un incontro per definire la strategia di azione tra Coldiretti Rieti, l’Ont e il Comune di Rieti. “Si tratta di una grande opportunità per il territorio – spiega il direttore di Coldiretti Rieti, Giuseppe Casu – Un progetto che rappresenta un volano per l’economia e crea nuovi importanti scenari, non solo in ambito nazionale, ma anche internazionale”.

A testimoniarlo è la presenza di Ont, la cui base associativa è rappresentata da Cooperative di Produttori di tabacco, impegnati nella coltivazione dei più importanti gruppi varietali. Attualmente rappresenta circa il 50% della produzione tabacchicola nazionale ed è presente nelle Regioni Campania, Umbria, Toscana e Veneto. Aderisce a Unitab Europa, organizzazione dei tabacchicoltori europei. “Lo sviluppo di questa filiera – conclude Risolo – che si adegua perfettamente al territorio reatino, ci consente di puntare sulla sostenibilità e sulla valorizzazione del Made in Italy. sull’innovazione”.

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