Frodi creditizie, Paolo Mattei (Ugcons): “2020 un anno da record. Occorre monitorare di più”

Sono ben 21.800 casi di frodi creditizie nel 2020, per un danno stimato intorno ai 125 milioni di euro. È quanto emerge dal rapporto dell’Osservatorio Crif-Mister Credit sui furti d’identità e le frodi creditizie in Italia. “Numeri spaventosi – ha commentato oggi Paolo Mattei, Presidente Nazionale dell’Unione Generale dei Consumatori (UGCONS) – se pensiamo che i dati riguardano ogni fascia d’età, a prescindere dall’attività lavorativa svolta. Se nello scorso anno sono diminuite le frodi del 32,4% a causa delle erogazioni del credito verso le famiglie a causa dell’emergenza pandemica, è cresciuto del 21,8% l’importo medio frodato, segnale che le organizzazioni criminali svolgono attività illecita verso tutti i consumatori al fine di ottenere credito senza rimborsarlo o acquisire beni senza pagarli”. La situazione è ancora più grave se si considera il contesto: il 2020 è stato un anno drammatico per gli italiani a causa dell’apice dell’emergenza sanitaria da Covid, che ha avuto forti ripercussioni proprio sull’assetto economico delle famiglie. Non solo, dall’anno scorso si registra, come l’UGCONS ha più volte rimarcato nelle sue recenti iniziative, un rilevante aumento dei prezzi. Sono tutti dati che contribuiscono ad amplificare le drammatiche conseguenze delle frodi creditizie. Specialmente in alcuni territori. Il Lazio, ad esempio, risulta essere la quarta regione d’Italia per numero di casi di frodi creditizie subite dai cittadini, con numeri impressionanti sulla città di Roma.

“Come prevenire? Occorre – conclude Mattei – osservare alcune accortezze. Innanzitutto monitorare i propri dati identificativi facendo attenzione ai documenti che si possiedono e alle false identità create ad hoc da chi utilizza i nostri dati illegalmente; utilizzare sistemi di antivirus sempre aggiornati per proteggere i propri dispositivi online; non rispondere a email che richiedono dati personali; accertarsi di cestinare con cura una qualsivoglia documentazione che contiene dati personali; prima di comunicare ogni dato personale sul web, verificare sempre l’attendibilità del sito dove inserite i vostri dati personali; in caso di frode creditizia, denunciare immediatamente l’accaduto alle Forze dell’Ordine e contattare gli istituti di credito coinvolti al fine di bloccare le linee di credito oggetto di frode, oltre a modificare le credenziali di accesso online”.

Foto: RietiLife ©

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