Caso di scabbia tra i senzatetto del sottopasso del Perseo, Cittadinanzattiva: “Migranti siano accolti in modo dignitoso”

“Dopo una settimana dalla prima segnalazione, di sospetta scabbia a danno di un immigrato
richiedente asilo che dormiva nel sottopasso vicino al Centro Commerciale Perseo a Rieti, siamo riusciti a portarlo al De Lellis per le cure del caso”: è quanto comunica in una nota Cittadinanzattiva Rieti.

“Con lui – spiegano – nel sottopasso un numero variabile intorno alle 6/8 persone, per questo il 3 maggio abbiamo voluto un incontro con l’Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Rieti Palomba e la responsabile della Mensa di Santa Chiara che stanno seguendo gruppi di immigrati compresi quelli che stazionavano nel sottopasso, nella riunione si è convenuto che Cittadinanzattiva Rieti si sarebbe fatta carico di chiamare il 118 per procedere al trasporto in Pronto Soccorso dell’immigrato con sospetta scabbia per farlo visitare e curare. I nostri Attivisti hanno dovuto fare un numero esasperante di telefonate per il solito ‘non è di nostra competenza, si rivolga a…’, ‘non possiamo intervenire provi a chiamare…’, in un assurdo rimpallo di competenze e responsabilità. Alla fine grazie all’interessamento  della Asl e dell’Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Rieti è stato attivato il SISP e con l’intervento anche di un Mediatore Culturale collegato alla rete di sostegno organizzata dall’Assessore Palomba, l’interessato si è fatto visitare e ha accettato di essere accompagnato dal 118 all’ospedale per le cure del caso”.

E infine aggiungono: “Notevole la fermezza, efficienza ed efficacia del medico del SISP intervenuto che ha dovuto superare il muro dei no. Il Sindaco di Rieti ha assicurato che il bivacco nel sottopassaggio sarà smantellato e bonificato ma che non ha un posto dove ospitare le persone che lì dormivano. Prendiamo atto delle difficoltà nelle quali versano i Servizi Sociali del Comune ma riteniamo inaccettabile che possano essere tollerati bivacchi, offensivi della dignità umana. Riteniamo urgentissima la costituzione di un tavolo tecnico paritetico tra le Istituzioni interessate: Comune; ASL; Prefettura; Questura di Rieti e anche Consorzio Sociale Ri1 insieme alle Associazioni di Volontariato, di Promozione Sociale, di Tutela dei Diritti Civili e Civici, per cercare insieme strumenti e metodologie operative per trovare una soluzione al problema, rispettosa della dignità umana delle persone fragili e della coscienza civile di una cittadinanza estremamente generosa e partecipe”.

Foto: RietiLife ©

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