Il vaccino a Rieti si fa (anche) in caserma: alla Verdirosi si parte venerdì. Atteso il Generale Figliuolo, Esercito in prima linea

(di Christian Diociaiuti) Un lavoro durato più di qualche settimana che alla fine ha dato i suoi frutti. Venerdì sarà inaugurato il nuovo centro vaccinale presso la caserma Verdirosi di Rieti. Accesso da piazza Beata Colomba, parcheggi riservati, oltre 100 metri quadri a disposizione per vaccinare. Un’operazione di concerto tra Esercito e Asl di Rieti, con la caserma nel cuore del centro e dentro le mura che si aggiungerà ai centri cittadini ex Bosi e Distretto 1, oltre a quelli disseminati in provincia.

La vaccinazione avverrà in quella comunemente chiamata “Area Pub”, la seconda mensa della caserma Verdirosi, di circa 100 metri quadri: l’accesso al nuovo centro vaccinale sarà da piazza Beata Colomba, con parcheggi riservati per chi dovrà sottoporsi all’inoculazione. Un’organizzazione meticolosa che a casa della Scuola Nbc hanno fortemente voluto – col supporto di Asl e dunque, della Regione – per dare un apporto ancor più forte, oltre a quello che già l’Esercito fa, nel Reatino e in Italia, alla campagna vaccinale e stringere i tempi per raggiungere l’immunità di gregge. La Verdirosi, a quanto si apprende, sarà a disposizione ovviamente del personale militare ma soprattutto della popolazione ed è preventivabile che in campo scendano – così come fatto per i tamponi ai drive-in – medici e personale sanitario militare.

Dicevamo, venerdì l’inaugurazione. Di mattina. Non ci sarà Zingaretti, in quarantena dopo che un membro dello staff è risultato positivo “per precauzione resterò a casa” ha detto il Governatore. Ci sarà l’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato. Ed è stato invitato anche il Generale Francesco Paolo Figliuolo. Non solo un membro dell’Esercito in una casa delle forze armate come la Verdirosi, ma soprattutto il commissario sotto la cui ala si muove la macchina delle vaccinazioni italiane e al quale il Premier Draghi ha chiesto un’accelerazione. Lo stesso generale ieri ha annunciato “2,2 milioni di dosi di vaccino Pfizer che verranno distribuite a partire da domani mattina (oggi, ndr) alle Regioni e Province autonome. L’afflusso in Italia del vaccino è iniziato nella giornata di oggi (ieri, ndr) e si concluderà domani (oggi, ndr), quando – a seguire – partiranno tutte le consegne dirette verso le oltre 200 strutture sanitarie designate dalle Regioni. Il lotto di Pfizer è il più consistente in assoluto tra quelli approvvigionati dall’inizio della campagna vaccinale, e porterà a oltre 22,4 milioni la cifra dei vaccini finora consegnati alle Regioni per le somministrazioni, che hanno intanto superato quota 18 milioni a livello nazionale”, conclude la nota. Dunque certamente alla Verdirosi si farà Pfizer, si continuerà con AstraZeneca (nonostante lo scetticismo) e si attende Janssen di J&J. Di Moderna, nel Reatino, non se ne fa uso.

Non è chiaro quanti vaccini arriveranno venerdì in caserma alla Verdirosi, ma sarà una bella iniezione, è il caso di dirlo, per la “nuova” struttura e per quelle esistenti, mentre il Lazio ieri ha tagliato il traguardo degli 1,8 milioni di dosi somministrate. Sarà l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato a specificare quante ne spetteranno alla nostra regione e al Reatino (superate ampiamente le 46mila dosi già nello scorso weekend) mentre da venerdì 30 aprile, a partire dalle 00:00, sarà possibile effettuare le prenotazioni per la fascia d’età 59 – 58 anni (nati 1962 e 1963).

“A novembre 2020 avevamo affermato come Circolo di Rieti di Sinistra Italiana di prevedere dentro la Caserma Verdirosi un presidio anti-covid – scrive Alessio Piermarini – sia come centro per fare tamponi, ma anche come presidio medico in qualche immobile interno alla struttura per alleggerire l’Ospedale Provinciale De Lellis dal peso e dalla pressione quotidiana. Non abbiamo ricevuto risposte da Amministratori e Forze Politiche ma la notizia di far diventare la caserma Verdirosi centro vaccinale, oltre a renderci orgogliosi, dimostra che il lavoro e l’attaccamento al territorio alla fine pagano” conclude SI.

Foto: RietiLife ©

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