“Buche e danni alle auto: la strada tra Valle del Turano e capoluogo è inaccettabile”

Lettera di un lettore che pubblichiamo integralmente quella che segue. 

Volevo lanciare un grido d’allarme per la pericolosità che sta prendendo la viabilità tra la Valle del Turano e il capoluogo di Rieti. Appunto direi “Aiuto non so più dove mettere le ruote”: questo è quello che volevo far presente agli organi competenti, dopo essere arrivato alla sostituzione di tre pneumatici, un cerchio in lega e aver compromesso gli ammortizzatori della mia automobile.
Sono un pendolare che ormai da quarant’anni percorre per almeno due volte al giorno la strada che dalla Valle del Turano porta a Rieti, nel tratto che dal bivio di Rocca Sinibalda va a Rieti, le condizioni del manto stradale sono a dir poco inaccettabili, sono anni ormai che un operatore ogni mattina tenta di rattoppare le infinite buche con purtroppo inesistenti risultati.
Tutti gli automobilisti che debbono percorrere quel tratto di strada sono obbligati a fare traiettorie inusuali per poter evitare le buche che oltre ad essere numerosissime sono anche profonde.
Non capisco come i sindaci della valle del Turano non facciano pressione perché la provincia intervenga e sani definitivamente una situazione pericolosissima!

Invito la vostra redazione a fare un sopralluogo sul posto per rendersi conto di come un motociclista possa affrontare il tratto di strada in questione, senza mettere a repentaglio la propria incolumità. Come dicevo dal Bivio di Rocca Sinibalda al Bivio di Magnalardo non esiste un cm quadrato di asfalto integro, considerando che stiamo tornando verso il periodo delle piogge tra qualche giorno le buche assumeranno le sembianze di voragini. Ritengo che questa situazione sia vergognosa e gli enti responsabili debbano necessariamente prendere dei provvedimenti anche per evitare l’ennesima rottura di automezzi degli utilizzatori, o peggio che avvengano degli incidenti per un manto stradale inaccettabile! credetemi “Aiuto non so più dove mettere le ruote”.

Foto: RietiLife ©

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