Ecco la nuova Terapia Intensiva del De Lellis: altri 10 posti, è qui che si salvano le vite | FOTO

(di Valentina Fabri) È stato inaugurato questa mattina il nuovo reparto di Terapia Intensiva e Sub-Intensiva all’Ospedale De Lellis di Rieti alla presenza del Presidente della Regione, Nicola Zingaretti, nonché del Vescovo di Rieti, Domenico Pompili che ha dato la sua benedizione alla nuova struttura. Presenti anche l’assessore regionale al Lavoro e nuovi diritti, Formazione, Scuola e diritto allo studio universitario, Politiche per la ricostruzione Claudio Di Berardino, il consigliere Regionale Fabio Refrigeri, il Direttore Generale della Asl di Rieti, Marinella D’Innocenzo, che ha risposto a RietiLife riguardo le dichiarazioni dell’Assessore alla Sanità D’Amato (Leggi), il direttore sanitario Assunta De Luca e il direttore di Anestesia e Rianimazione Alessandra Ferretti.

Il vescovo Pompili ha ringraziato Zingaretti per la sua presenza prima della benedizione “Elemento di continuità del nostro territorio già dal terremoto e fino ad oggi, e speriamo continui a farlo”. Per poi riunire i presenti in preghiera.

Il Dg della Asl di Rieti, Marinella D’Innocenzo, dopo la visita nella quale ha accompagnato il presidente Zingaretti ha precisato: “Continuiamo a tenere fede agli impegni per attrezzature e strutture, con quella di oggi al De Lellis raggiungiamo 21 posti letto di Terapia Intensiva, è una risposta concreta ai malati di covid. C’è anche da tenere conto, che anche il vaccino è importante in questo periodo, non si deve per nessuna ragione abbassare la guardia e va monitorata soprattutto la situazione scuole.

Zingaretti a conclusione della visita ha detto: “Da oggi l’ospedale di Rieti potrà contare su un nuovo reparto di Terapia Intensiva, il secondo, dotato delle migliori tecnologie e di altri 10 posti letto per i pazienti covid. Un progetto che ha visto la luce in soli tre mesi e sul quale abbiamo investito per garantire una migliore risposta all’emergenza Covid in questa provincia e per consentire cure migliori a tutti gli altri pazienti che necessitano di assistenza. Offrire strutture e servizi migliori, potenziare la sanità territoriale, arrivare ad una maggiore personalizzazione delle cure sono obiettivi che abbiamo sempre chiari e per i quali non smetteremo mai di lavorare neanche durante emergenze come la pandemia che stiamo affrontando. Giornata importante per Rieti, segnale di investimento per i malati ce n’era bisogno, c’è luce in fondo al tunnel perché c’è il vaccino e quindi si va avanti bene. Appello a tutti attenzione comportamenti individuali siamo all’ultimo miglio e sono schizzati i contagi, l’appello che faccio, noi ce la stiamo mettendo tutta, il Lazio ancora giallo ma attenzione perché se continuiamo così con la curva torniamo indietro. Il peggio si può evitare”.

L’assessore regionale al Lavoro e nuovi diritti, Formazione, Scuola e diritto allo studio universitario, Politiche per la ricostruzione Claudio Di Berardino ha aggiunto: “Dopo la recente inaugurazione del centro vaccinale, oggi il nuovo reparto di terapia intensiva arricchisce ulteriormente i servizi sanitari per i cittadini di Rieti e del territorio provinciale. Le difficoltà innescate dalla pandemia hanno accelerato gli interventi e potenziato le misure, un percorso che continuerà nei vari settori, dalla scuola al lavoro”.

Per Refrigeri “Questo nuovo reparto è particolarmente importante soprattutto per i tempi in cui è stato realizzato, ma soprattutto perché è un modo per tenere all’onda d’urto che ci aspettiamo”. Per poi ringraziare i medici e i sanitari che vi lavorano: “Vanno ringraziati perché chiunque lavora qui dentro ci mette anima e corpo”.

La struttura ricopre una superficie di oltre 500 metri quadrati e conterrà 10 stanze singole a pressione negativa ognuna delle quali è dotata di un letto elettrico, monitor per il monitoraggio clinico del paziente, ventilatori polmonari, pompe per infusione e pompe a siringa e altre attrezzature per l’assistenza respiratoria e l’assistenza al paziente critico. Inoltre, al suo interno, potrà contare su una centrale di monitoraggio pazienti, apparecchiature mobili per radiologia, un sollevatore per pazienti a soffitto, elettrocardiografi, defibrillatori e tutte le più moderne apparecchiature elettromedicali di anestesia e rianimazione, nonché un interfono che permetterà di comunicare con i pazienti all’interno della propria stanza.

Foto: Gianluca VANNICELLI ©

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