Un anno senza Kobe Bryant. A Rieti le radici del suo amore per il basket, la città non lo dimentica | IL VIDEO-RICORDO

(r.l.) Un anno senza Kobe Bryant, stella della Nba morta assieme alla figlia e altre 7 persone in un incidente in elicottero a Los Angeles. 26 gennaio 2020-26 gennaio 2021: domani il mondo sportivo avrà il cuore al Mamba, che ha lasciato un vuoto insostenibile in tutto il globo. “Che eredità ci lascia Kobe? Senza dubbio quella che dovrebbe spingerci tutti a vivere la vita al massimo. Perché non possiamo sapere cosa succederà domani” ha detto Paul Gasol, ex compagno di squadra nei Lakers e amico fraterno di Bryant.

Rieti piange Bryant dal primo minuto, dalla notizia arrivata in serata (peraltro dopo una partita della Npc) fino ad oggi, momento in cui si fanno i conti con un’eredità immensa come quella lasciata da Kobe. La sua infanzia a Rieti dietro a papà Joe che vestiva la maglia della Sebastiani, gli amici, i primi canestri, le emozioni e la passione nata per la palla a spicchi anche qui, in questo territorio. Gli aneddoti sono tantissimi legati alla giovanissima epoca di Kobe a Rieti e RietiLife li ha spesso raccontati (qui qui qui)

A Bryant è intitolato il campo di San Liberatore, anche se si era pensato anche ad una via, mentre a Reggio Emilia gli intitolano una piazza. Non passa occasione in cui i reatini, gli amanti del basket o semplici curiosi, non ricordino il legame reatino di Kobe, che parlava un fluente italiano anche grazie alle scuole frequentate qui. Kobe, Rieti, non l’ha mai scordata. Avremmo voluto rivederlo qui. Non potremo, ma la città lo porterà sempre nel suo cuore.

IL RICORDO DI RIETILIFE 

Foto: RietiLife ©

 

 

Print Friendly, PDF & Email