Balia dal Collare: “Su Tsm dalla Regione Lazio un atto privo di esecutività che bloccherà per altri anni lo sviluppo sostenibile del Terminillo”

“Il 19.01.2021 è stata decretata positiva, dal Direttore alle Politiche ambientali della Regione Lazio Ing. Tosini, la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) al piano di “Interventi per la ristrutturazione e l’ampliamento degli impianti sciistici nel comprensorio sciistico del Monte Terminillo” chiamato impropriamente progetto TSM2. Pronuncia che desta non poche perplessità, sia per l’iter burocratico seguito, sia per il rischio di compromettere, per altri anni ancora, ogni possibilità di sviluppo sostenibile del Terminillo e delle aree montane limitrofe” lo scrive Baia dal Collare.

“Infatti, l’Ing. Tosini, sostituendosi al Dirigente dell’Area Vinca (Valutazione di Incidenza Ambientale), senza convocare alcuna conferenza di servizi e oltretutto senza la firma del Responsabile del procedimento Arch. Pelone, porta a conclusione una determinazione priva di “esecutività”, rimandando al provvedimento di autorizzazione finale tutta una serie di valutazioni e pareri ambientali che andavano obbligatoriamente acquisiti in sede di VIA. Oltre a quanto detto e all’inconsistenza del (non) parere di Vinca della Tosini (ad oggi l’unico parere di Vinca valido, firmato cioè dal Dirigente competente, risale al 2015 ed è quello con cui si bocciava l’intero progetto), c’è che il provvedimento di VIA non ha puntualmente motivato il rigetto delle osservazioni presentate dal gruppo di Associazioni per il No al TSM, violando pertanto un altro dei principi cardine dell’Unione Europea. Le osservazioni delle associazioni suggerivano di adottare degli strumenti di pianificazione che, attraverso la Valutazione Ambientale Strategica (VAS), avrebbero consentito uno sviluppo sostenibile fondato sul vero patrimonio naturalistico della montagna reatina. Se ciò fosse stato fatto, ad oggi probabilmente avremmo gia’ visto realizzati non solo l’ammodernamento di alcuni impianti sciistici esistenti, ma anche l’adeguamento della viabilità e di molte strutture pubbliche ricettive ora in stato di abbandono. Allo stato attuale delle cose, il TSM è invece destinato a non partire mai, se non compiendo abusi a scapito di aree protette, per le quali andremmo a pagare decine di milioni di euro per le procedure d’infrazione, e di beni civici vincolati, ovvero indisponibili alla speculazione privata. Come Balia dal collare siamo pronti ad opporci con ogni mezzo a nostra disposizione a qualsiasi ingiustificata e illegale devastazione ambientale e paesaggistica del Terminillo. Allo stesso tempo, ci impegneremo a promuovere iniziative e progetti di turismo responsabile sulla nostra montagna per ribadire che un altro tipo di sviluppo è possibile per la comunità locale e il suo territorio! Invitiamo tutti a seguirci e a firmare la petizione lanciata dal CAI di Leonessa che ha già superato le 22.000 firme“. 

Foto: BdC ©

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