8.24 Cup: il progetto per omaggiare Kobe Bryant parte da Rieti. C’è anche il supporto di Galanda

(di Valentina Fabri) Ecco la 8.24 Cup. L’omaggio a Bryant da Rieti, Reggio Emilia, Reggio Calabria e Pistoia. Il progetto 8.24 nasce da un’idea di un gruppo di amici di Rieti, appassionati di basket, con l’intento di ricordare nel migliore dei modi la figura di Kobe Bryant e della sua famiglia.

L’idea – spiegano dall’organizzazione – all’origine, era quella di organizzare un quadrangolare nel quale erano coinvolte le quattro città Italiane che hanno avuto l’onore di ospitare la famiglia Bryant, creando una formula che si ripetesse negli anni facendolo diventare, nel tempo, un appuntamento fisso. Per realizzare ciò si era pensato di organizzare il torneo in periodo pre-season e di giocare ogni anno in una città diversa, magari seguendo l’ordine cronologico dei trasferimenti della famiglia Bryant in Italia, quindi il primo anno (2021) a Rieti ed a seguire Reggio Calabria (2022), Pistoia (2023), Reggio Emilia (2024).

Dopo aver contattato le società interessate ed alcuni esponenti delle varie amministrazioni comunali delle città coinvolte, abbiamo presentato la manifestazione in maniera ufficiale presso il Rieti Sport Festival 2020 svoltosi in settembre a Rieti. Presenti i promotori dell’evento, il dott. Rombolà per Reggio Calabria, il DS Marco Sambugaro per Pistoia ed i rappresentanti della NPC Rieti e della Real Sebastiani Rieti. Assente giustificata Reggio Emilia vista la contemporaneità della presentazione con le partite di Coppa Italia di Lega.

“Dicevamo l’idea iniziale era quella di far giocare le prime squadre, ma con il tempo si è pensato di coinvolgere anche i settori giovanili, magari con gli under 18. A questo punto, grazie sempre al Rieti Sport Festival, siamo entrati in contatto con l’ex giocatore Giacomo Galanda il quale è rimasto piacevolmente colpito dall’iniziativa e, visto il suo interesse, gli abbiamo proposto di entrare in collaborazione nel progetto. Da questo incontro, vista l’esperienza e l’intuizione di Galanda, si è rafforzata l’idea di coinvolgere i settori giovanili non solo a livello di squadre maggiori, ma coinvolgendo i prospetti migliori presenti sul territorio provinciale o regionale. L’idea è di dare a questi ragazzi la possibilità di allenarsi con i loro beniamini e dargli una “vetrina” per mettersi in mostra” dicono gli organizzatori.

Lo sviluppo si basa sulla creazione di un format nuovo e accattivante che prenda forza dallo spirito ambizioso ed agonistico che il grande campione Kobe ci ha lasciato in eredità. Kobe, non ha mai temuto l’avversario in termini di età, fisicità ed esperienza sin da quand’era bambino e calcava i parquet delle palestre italiane. Ecco perché Gek Galanda ha pensato di accompagnare il quadrangolare che coinvolge le 4 società sopracitate ad una formula analoga ma che dia spazio ai giovani emergenti del territorio di competenza di Rieti, Reggio Calabria, Pistoia e Reggio Emilia.

Lo scopo, altresì ambizioso dell’iniziativa è di dare la possibilità alle società di valutare, reclutare e far affezionare ai propri colori i giocatori U18 più interessanti che possono aver scoutizzato e contattato nel tempo, offrendo loro anche la bellissima opportunità di vivere un’esperienza da aggregati alla prima squadra per i giorni di durata del torneo, prendendo parte a clinick, allenamenti o gare. La mission è la creazione, grazie anche al contributo fattivo e di idee delle società facenti parte del progetto, di appuntamento annuale che rappresenti una vetrina per i giovani e dei test match di livello per le prime squadre.

Non è escluso il coinvolgimento di atleti stranieri, che porterebbe un ulteriore valore aggiunto sia sul piano agonistico che su quello etico per il grande messaggio di inclusione e condivisione dello sport. Non dimentichiamo l’impegno di Kobe come ambasciatore FIBA World.

Foto: RietiLife ©

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