“Buono libri per mia figlia negato dal Comune: ecco perché. È assurdo, datemi una mano”

(ch.di.) Segnalazione di un lettore che si rivolge a RietiLife per un disguido con il Comune. Il tema è il buono libri, che Orlando Cerroni – questo il nome del lettore che si è rivolto a RietiLife – ha richiesto al Comune di Rieti per sostenere gli studi della figlia 11enne. Cerroni spiega che ha chiesto il buono ritenendo di poter accedere al sostegno: “Sono disoccupato, ho 59 anni e non è facile trovare lavoro per uno come me. Mia moglie lavora, ma il compreso è quello che è” spiega Orlando, quasi a voler “giustificar”e – semmai ce ne fosse bisogno – il perché della richiesta del buono libri che il Comune ha messo a disposizione.

Così Cerroni si reca al patronato di riferimento e richiede tutte le carte necessarie per partecipare al bando (leggi). Ha tutto, tranne la certificazione Isee che il Caf richiede a sua volta all’Agenzia delle Entrate e sostituita per la consegna entro il 1° settembre da una certificazione, una “promessa” che il documento sarebbe arrivato. Così tutti le carte per il buono arrivano in Comune entro i 1° settembre. Manca solo un documento, che arriva 4 giorni dopo la scadenza, ma con una certificazione a sostituirlo. Solo in attesa dei tempi tecnici che l’Agenzia delle Entrate necessita per redigerlo.

Il ritardo, però, fa dire al Comune che no, il buono libri per quella famiglia non può esser emesso. “C’era la certificazione del patronato, cosa poso farci se l’Agenzia delle Entrate l’ha mandato 4 giorni dopo la scadenza?” si chiede Cerroni, che ha raccontato tutto alla redazione per chiedere una risposta, un aiuto. “A cosa servono i Servizi Sociali del Comune e i suoi uffici se non ad aiutare le famiglie che ne hanno bisogno e quelle come la mia che hanno chiesto solo un buono libri per una ragazzina che va a scuola?”. Cerroni anche dai dirigenti comunali oltre che dagli uffici ha ricevuto “la certezza che non mi avrebbero riconosciuto il buono libri. Rientro in tutti i parametri e solo per un documento in ritardo non per colpa mia? È assurdo”.

Foto: RietiLife ©

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