60 anni di stadio Guidobaldi: gare ed emozioni, la festa è qui

Sessanta anni di storie, gare, successi. Il Raul Guidobaldi il 23 luglio 1960 non era uno stadio, non aveva il nome di una figura che a Rieti ha acceso – insieme a molti altri – la miccia dell’atletica e non aveva ancora la fama internazionale di cui gode oggi. Era un camposcuola, che a ridosso delle Olimpiadi di Roma e dopo qualche anno d’attesa, venne finanziato e man mano realizzato per regalare a una città che già nell’immediato dopoguerra ha amato sempre lo sport in tutte le sue sfumature, guardando sempre con amore e passione all’atletica. Il 23 luglio 1960 Rieti si regalò, così, una struttura che poi sarebbe balzata sulle prime pagine internazionali. Sei corsie prima in Tennisolite, poi in Rubcor ed infine in Sportflex. Oggi una lingua blu – a otto corsie, arrivate a ridosso del 2000 e anticipate dalle tribune e dal pistino coperto che a breve verrà “restaurato” – e che nel suo palmares conta 8 record del mondo (Puica, Ovett, 2 Morceli, Komen, Ngeny, Powell, Rudisha), decine di eventi tricolori di tutte le categorie, manifestazioni internazionali e una miriade di altre occasioni.

FESTA – Speciale sarà quella di domani, giovedì 23 luglio: un compleanno che rievocherà quell’inaugurazione in bianco e nero del 23 luglio 1960. Alzabandiera, e grazie al patron di Rietimeeting Sandro Giovannelli e a Bernardino Morsani. Due che a Rieti e in Italia non hanno bisogno di presentazioni, tanto grande è stato l’impegno per promuovere l’atletica a tutti i livelli; due che subito dopo quella inaugurazione hanno forgiato tanti atleti, hanno visto crescere attorno a loro un movimento fatto di appassionati, dirigenti, tecnici, giudici e hanno anticipato la stagione che sarebbe stata poi dell’Atletica Rieti, dell’Alco, del Gruppo Sportivo Forestale e, infine, del Meeting e della Studentesca, oggi intitolata a un altro simbolo dell’atletica reatina, laziale, italiana come Andrea Milardi. Uno che col connubio scuola e atletica ha saputo creare un modello vincente. Tutto dentro al Guidobaldi, uno scrigno magico che racchiude 60 anni di fatti. Una storia tanto grande.

GARE… DA RE – Ma parlare di atletica e di festa significa anche parlare di gare. Quale miglior modo per celebrare un traguardo che è solo il trampolino di un altro salto nel futuro. Il piatto forte è Davide Re. Il ligure delle Fiamme Gialle a Rieti è di casa. E dopo l’esordio top a Savona nei 400, assalta la storia: il record di Donato Sabia nei 500. “Donato sarà lì ad aspettarmi al traguardo” dice il quattrocentista, con grande rispetto e devozione per il campione stroncato dal covid. Orologi puntati alle 18.15, subito dopo la cerimonia dedicata al 60esimo del “Guidobaldi”. CONTINUA A LEGGERE SU FIDAL LAZIO

Foto: Francesco PATACCHIOLA ©

Print Friendly, PDF & Email