Jeffe saluta il futsal giocato e dichiara fedeltà al Real: “È casa mia, qui voglio vincere. Grazie a Pietropaoli” | FOTO

Foto: Gianluca VANNICELLI ©

(di Matteo Dionisi) “Non mi stancherò mai di ringraziare Roberto e la società per questo evento”. Ha aperto così la sua conferenza stampa – spalleggiato dal patron Pietropaoli –  mister Jeffe, che domenica, alle ore 18 saluterà i tifosi amarantocelesti con una partita d’addio al futsal giocato al PalaMalfatti. Mille emozioni e pensieri lo stanno attraversando in questi giorni, dopo una vita nel futsal giocato, ha deciso di fissare le scarpette al chiodo per dedicasi alla vita da allenatore (a breve inizierà il corso), e di tentare la scalata verso lo scudetto in questa stagione: “Mi è stata data l’opportunità di prendere in mano questo squadrone. Ho poca esperienza ma non sarà la mia scusante, voglio vincere”, ha ribadito il concetto Jeffe se non fosse chiaro per qualcuno. Domenica scenderà in campo per l’ultima volta: ci saranno due squadre, una sarà il Team Patriarca e l’altra il Team Capurso, composte da ex giocatori del Real (ma anche dagli attuali) e vecchi compagni di squadra di Jeffe, come Kakà, Esposito, Suazo e tanti altri. È pronto l’ultimo abbraccio di tutto il palazzetto al giocatore simbolo dei colori amarantocelesti: più di 100 partite con questa maglia, vittorie, sconfitte e sopratutto i due trofei alzati come la Winter Cup nel 2015 e la Coppa della Divisione dello scorso anno.

LA CONFERENZA STAMPA DI JEFFE


JEFFE – “Non mi stancherò mai di ringraziare Roberto e la società per questo evento. La mia storia con questa maglia non è solo all’interno del palazzetto, ma anche fuori, in città. Domenica ci saranno due squadre composte dagli allenatori che mi hanno lanciato in Italia e voglio ringraziare anche tutti i giocatori che parteciperanno e tutti quelli che in questi giorni mi hanno inviato messaggi” queste le prime parole del tecnico brasiliano. Poi ha continuato: “Con Roberto c’è un legame forte, sotto molti punti di vista siamo simili. Il Real per me significa molto. Quando lo scorso anno ho avuto l’occasione di tornare in Italia, la mia famiglia voleva solo tornare qui. Questa è casa mia”, poi sulla squadra e sull’evento ha detto: “Non mi aspettavo una cosa così grande. So che ho molto da imparare e devo crescere, la cosa più importante è avere la fiducia della squadra. Farò di tutto per vincere qui”. 

PIETROPAOLI – Molti i temi che sono stati toccati dal patron. Dall’addio di Jeffe, all’importanza dell’evento di domenica: “Questa festa ha due aspetti: il primo è un dovere che io e la mia famiglia, dobbiamo dire grazie a quest’uomo. Il secondo è che nessuna società ha mai fatto una partita d’addio per un giocatore, credo che sia giusto che anche il futsal, come il calcio, inizi a fare questi eventi. Voglio ringraziare tutti quelli che parteciperanno, sono stati gentilissimi”. Pietropaoli ha anche risposto alla domanda su un Jeffe alla Ferguson sulla panchina del Real: “Quello che ha fatto Jeffe è un gesto da incosciente: non è facile mettere le scarpette al chiodo e stare al comando di una squadra così. Mi dicono che sono un mangia allenatori e che sono matto. Jeffe è sempre stato un tecnico in campo, sarà destinato ad essere un grande in questo suo nuovo ruolo. Ne sono stra convinto. Si merita il meglio. Ovviamente la sua permanenza è legata ai risultati, una società oggi è vincolata da quelli. Se non dovessero arrivare, il primo a tirarsi indietro sarà lui perchè è un grande uomo. Jeffe ha due grandi doti: il saper ascoltare e la lettura della partita in corso”.  In chiusura il numero uno del Real si è soffermato sulla festa di domenica: “L’evento nasce perché nella vita bisogna essere rispettosi. Bisogna sapere dire grazie, e una società sportiva lo può fare in questo modo. Lui è un grande giocatore di sport della città di Rieti, questo è uno dei motivi per cui la gente dovrebbe venire al PalaMalfatti, che è la casa del futsal reatino”.

 

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