Tutti parlano (male) del Rieti. Il Fatto: “Ecco chi c’è dietro a Italdiesel”

(r.l.) Non c’è un quotidiano, sportivo e non che non parli del Rieti. Non c’è un sito, specialistico o non, che non si sia tinto di amarantoceleste. E le notizie battute di minuto in minuto, di ora in ora, di giorno in giorno, non sono positive. Perché alla luce di quello che sta accadendo (leggi) – con la Berretti che giocherà al posto della prima squadra contro la capolista Reggina, i calciatori senza stipendio, la querelle societaria, bollette e fornitori sull’orlo dell’ingiunzione – non possono che essere negative le news battute anche dai principali quotidiani italiani.

Come ad esempio Il Fatto Quotidiano. Che nero su bianco mette nomi realmente vicini al club o solo accostati. Sul Rieti, anzi su Italdiesel, scrive così il quotidiano diretto da Peter Gomez: “Il bilancio 2018 si è chiuso con mezzo milione di perdita, il club oggi avrebbe circa 350mila euro di debiti, una fideiussione di pari valore da presentare alla Figc (al posto di quella dell’ex presidente), due mesi di stipendi arretrati e una messa in mora scaduta. Il problema è che non si capisce chi possa pagare, visto che non si capisce chi sia il nuovo proprietario. L’unica figura di riferimento era il direttore Gigi Pavarese, ex collaboratore di Moggi (uno dei primi a complimentarsi), squalificato nel 2014 e poi graziato dalla Figc, che si è già dimesso. Al centro sportivo si è visto anche l’ex portiere Soviero, e l’agente Scibilia (l’anno scorso vicepresidente al Matera che sarebbe poi fallito). L’amministratore unico è un certo Giuseppe Troise: è a lui che Ital Diesel, subito dopo aver comprato, ha dato mandato di vendere le quote. Ad oggi, però, il club è ancora dell’azienda che fa capo a Chersoni, coinvolto nella piccola “Tangentopoli” di San Felice a Cancello (Caserta), suo paese d’origine, dove nel 2016 ci fu una maxi-operazione per appalti truccati e mazzette ai politici. Il processo in primo grado si è concluso con diverse condanne, 2 anni per lui”. E ancora, aggiunge FQ: “Da quando è arrivata, la nuova proprietà ha pagato solo 9 stipendi su 27 (per gli altri la messa in mora è scaduta), ha fatto tante promesse ma non ha spiegato nulla. L’impressione è che Ital Diesel sia solo un veicolo di passaggio per il Rieti. Si sono fatti i nomi di altri imprenditori, Gaetano Battiloro (che avrebbe anche incontrato la squadra) e Roberto Lamanna: entrambi hanno alle spalle fallimenti e potrebbero finire nella “black list” della Lega Pro. I precedenti di Chersoni, invece, non sono un problema per la FederCalcio, i cui “requisiti di onorabilità” prendono in considerazione solo sentenze definitive. È il solito problema del pallone italiano: nessuno è in grado di vigilare davvero sulle proprietà. Le istituzioni però vogliono vederci chiaro. “Abbiamo introdotto innovazioni normative ma dobbiamo tenere alta la guardia: i banditi che vogliono utilizzare il calcio a fini opachi ci proveranno sempre”, spiega il n.1 della Serie C, Francesco Ghirelli. Il riferimento è alle nuove norme, nate dalle sciagure dello scorso anno, che prevedono la cancellazione dal torneo prima che in passato. I tifosi temono il peggio. L’ex patron Curci, che aveva inserito una clausola di recesso nel contratto, ora si dice pronto a riprendersi il club. Mentre Ital Diesel tiene duro e minaccia di portare in tribunale i giocatori in sciopero. Così la squadra, travolta dalle vicissitudini societarie, naufraga sul campo: sabato scorso il Rieti ha perso 5-1 contro la Vibonese, domenica potrebbe proprio non giocare. Alla seconda rinuncia consecutiva (o al secondo bimestre di stipendi non pagato; in questo caso a dicembre) scatterebbe automaticamente l’esclusione dal campionato. Il male minore, forse. Comunque un disastro“.

E se in parte un po’ d’inchiesta l’avevamo fatta anche su RietiLife, tratteggiando il profilo di Italdiesel (leggi), emerge qualche elemento in più in quel che scrive Il Fatto Quotidiano. In questo momento difficile per Rieti, alla vigilia di una partita farsa, la figura che più si vede allo stadio è quella di Sasà Soviero. L’ex portiere, prima indicato come “un amico di Pavarese” adesso stabilmente si trova allo Scopigno, tanto da sbrigare alcune questioni per la società come il caso bollette e altro. Che sia pronto a prendere ufficialmente le redini su indicazione di Italdiesel? Aspettiamo sviluppi. Intanto si avvicina un weekend difficile, quello della partita con al Reggina. Sullo Scopigno, inevitabilmente si accenderanno i riflettori di tutta l’Italia calcistica. Nella stessa maniera in cui si accesero, preoccupati, per Lucchese, Pro Piacenza, Matera. In quella maniera in cui nessuno vorrebbe tale ribalta.

Foto: RietiLife ©

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