Leonessa tra San Giuseppe, sagra della patata e una storia da favola | ‘Paese che vai’

Nuovo appuntamento con la confermatissima rubrica settimanale di RietiLife Paese che vai” che, curata dalla nostra Martina Grillotti, punta a far conoscere, ai reatini e non, i nostri comuni. 73 bellezze tutte da scoprire, tra architettura, storia, gusto, appuntamenti. “Paese che vai” punta a creare un almanacco, un’agenda, che permetta a tutti di saperne di più dei nostri paesi, di scoprirli prima leggendo e poi visitandoli, in un weekend, in un giorno, per una vacanza lunga o corta, per un pranzo o una cena. Vi consiglieremo cosa visitare e gli eventi irrinunciabili cui è impossibile non partecipare. RietiLife è disponibile a integrazioni e segnalazioni, pronta ad ascoltare tutte le realtà del territorio. Scriveteci! [email protected]

(di Martina Grillotti) Dalla sua storia di terra di confine, al gemellaggio con Gonesse; dalle boscose vallate alla stazione sciistica; dalla sagra della patata sino al santuario di San Giuseppe, Leonessa è un comune dalle mille sfaccettature che meritano di essere scoperte una ad una. 

DOVE SI TROVA? – Lungo il versante settentrionale del Terminillo e la Val Leonina, a 969 metri sul livello del mare, si trova Leonessa con i suoi 2350 abitanti. Ad una distanza da Rieti di circa 35km, Leonessa si erge sull’omonimo altopiano, che si estende fino al confine con l’Umbria con il territorio del comune di Monteleone di Spoleto e Cascia. A presentarci il comune è il Vicesindaco Simone Adone: “Leonessa è il comune più vasto del centro Italia tra quelli al di sopra dei 900 metri. La sua storia parte da molto lontano perché è stata fondata nel 1278 ed ha fatto parte per un lunghissimo tempo dell’Abruzzo. infatti, per più di sei secoli, è stata parte della provincia de L’Aquila, solamente più tardi è entrata a far parte del Lazio, in tempi anche relativamente recenti. Leonessa è una cittadina dalla vocazione turistica sia estiva che invernale: per la precisione, durante l’estate il turismo è prettamente culturale ed enogastronomico, ma durante l’inverno è la postazione sciistica di Campo Stella ad attrarre turisti. Sul territorio comunale la nostra punta di diamante è certamente il santuario di San Giuseppe da Leonessa, la chiesa più importante della città. Si tratta di una chiesa barocca in cui sono custodite le spoglie del Santo e che fu edificata nella prima metà del ‘700 dove era situata la casa dello stesso. Ci sono varie manifestazioni di cui tutta la popolazione va fiera e a cui siamo molto legati: il palio del velluto, i festeggiamenti in onore di San Giuseppe da Leonessa e la famosissima sagra della patata leonessa, che giunge quest’anno alla sua XXX edizione. Sul territorio comunale sono inoltre presenti due musei: quello civico e quello demoantropologico. Il comune è gemellato con l’omonimo battaglione dell’XI reggimento trasmissioni di Civitavecchia e con Gonesse, che è un piccolo comune della Francia a pochi passi da Parigi; il gemellaggio con quest’ultimo si era un po’ perso e lo stiamo riportando in auge. Invito i turisti a visitare Leonessa perché permette di trascorrere piacevoli giornate tra gli itinerari medievali, per i più appassionati di storia, ma permette anche le rilassanti passeggiate tra le boscose vallate, immergendosi nella natura”. 

QUANDO NASCE? – Leonessa fu fondata nel 1278 e sembrerebbe aver avuto origine dalla fusione di castelli e ville di tutto il territorio circostante. La sua fondazione va certamente inquadrata nel fenomeno dell’incastellamento, che ha dato origine a diversi agglomerati nel corso del XIII e XIV secolo. Durante la fondazione al paese si diede il nome di Gonessa, dalla probabile ascendenza angioina, mutato poi per ipercorrettismo in Connexa fino all’affermazione di Leonissa e poi dell’attuale toponimo Leonessa. Di Leonessa non si hanno notizie anteriori al tredicesimo secolo, quindi non si sa con certezza quali fossero i castelli presenti sul territorio, ciò che invece è certo è che, ai margini settentrionali dell’altopiano sul quale il borgo si erge, si fissò la linea pedemontana di confine tra Stato della chiesa e Regno di Napoli già sul finire del XII secolo. Nel 1347 vi furono gravi conflitti di natura politica, il saccheggio e la distruzione dell’abitato, ad opera dell’esercito di Luigi d’Ungheria. A partire dal 1384 fino all’inizio del 1400 si ebbe una breve dominazione dei Trinci, Signori di Foligno, ma il timore che l’incarico temporaneo potesse trasformarsi in Signoria di tipo feudale mise in agitazione i leonessani, i quali nel maggio del 1401 ottennero da Ladislao il ritorno del territorio sotto il pieno dominio regio. Altra breve cessione temporanea fu fatta, per ragioni politiche, da Alfonso d’Aragona che, dal 1443 al 1447, lasciò Gonessa, Cittaducale ed Accumoli a Papa Eugenio IV in cambio del vicariato di Benevento. Il dominio pontificio però non fu gradito in alcun modo ai leonessani, che si tennero pronti all’insurrezione armata. Nei secoli XV-XVI fiorirono le industrie, principalmente quella laniera, che trovò sbocchi in numerosi centri commerciali, dai mercati di Farfa a quelli di Ascoli Piceno. Il benessere economico favorì lo sviluppo dell’edilizia e consentì l’ingresso di molte opere d’arte nelle chiese della città. La situazione economica ebbe un grave colpo in seguito ai violenti terremoti del 1703, nei quali rimasero distrutti molti edifici pubblici e numerose frazioni e nei quali trovarono la morte circa 800 persone e gran quantità di bestiame: questo ridusse Leonessa allo stremo, favorendo l’emigrazione massiccia verso Roma e le città dello Stato Pontificio. Con l’avvento del Regno d’Italia fece parte della Provincia dell’Aquila tramite il circondario di Cittaducale. Nel 1927 fu aggregata alla Provincia di Rieti.

COSA VEDERE? – Leonessa è un borgo che ha tanto da mostrare ai suoi turisti, mantiene dei resti dell’antica cinta muraria difensiva, lungo la quale si aprono le due porte di ingresso alla città: la prima e più antica è la porta aquilana, risalente al XIII secolo ed è rivolta ad est verso L’Aquila, la seconda, risalente al XIV secolo è la Porta Spoletina che è rivolta a nord, verso Spoleto. Altrettanto importante è anche la torre angioina che era di epoca medievale e che si trova fuori dall’abitato e precisamente sul Monte Tilia. Imperdibile il considerevole patrimonio di palazzi nati tra i secoli XV e XVIII, tra cui Palazzo Mongalli che è oggi sede del municipio e della pro loco e che si trova nella piazza principale del paese, ossia piazza VII Aprile. È nella stessa piazza che si può inoltre ammirare la Fontana Farnesiana o Margheritiana di origine rinascimentale. Rimanendo nella piazza centrale non si può certo perdere una visita alla chiesa e al convento di San Pietro, il complesso risale al XIII secolo. La facciata in pietra è del XV secolo, impreziosita da portale rinascimentale con inciso l’anno di fondazione del 1467. Il campanile è una torre gotica con finestre a sesto acuto. L’interno, in stile barocco, conserva opere come la tavola cinquecentesca di Giacomo Siciliano, una tela della Madonna col Bambino di Giovanni Lanfranco. La navata centrale è interrotta da una scala che conduce alla cripta gotica. Non distante dalla piazza centrale, a pochi passi a piedi c’è la storica Fonte della Ripa, una fontana del XII secolo, caratterizzata da una forma ad arco a tutto sesto. Sempre raggiungibile a piedi dalla piazza centrale c’è anche il Santuario di San Giuseppe da Leonessa: uno stupendo esempio di architettura barocca che custodisce al suo interno le spoglie del santo. L’edificio fu costruito sulla casa natale di San Giuseppe e risale alla prima metà del 700, al suo interno è possibile ammirare affreschi seicenteschi ma anche un organo a canne del 1759. Non meno importante, soprattutto per la storia della sua lenta costruzione, è la Chiesa di Santa Maria del Popolo, iniziata a costruire nel 1200 e terminata solo nel 1500; questa è riconoscibile per il suo portale tardo gotico ed è situata a metà del Corso principale, è stata restaurata nei primi anni ’80 in seguito ai danni riportati nel terremoto. Leonessa è inoltre una nota meta sciistica ed escursionistica, in quanto nel suo territorio rientra il versante settentrionale del Monte Terminillo su cui si trova la stazione sciistica Campo Stella.

QUALI SONO I PROSSIMI APPUNTAMENTI? – Fin dal 1990 si tiene la sagra della patata leonessana, quest’anno giunta alla sua XXX edizione, l’appuntamento imperdibile è il 12 e 13 ottobre. Gli altri appuntamenti a Leonessa sono il Palio del Velluto e i festeggiamenti in onore del santo patrono San Giuseppe da Leonessa. Il primo, riportato in auge nel 1997 e svoltosi ininterrottamente dal 1464 al 1556, è la storica gara tra le contrade del luogo che si tiene intorno al 29 giugno, in concomitanza con la festa dei santi Pietro e Paolo. Il secondo si festeggia invece nella seconda domenica di settembre.

Foto: RietiLife ©

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