Cittaducale, aumenta la tassa sui rifiuti. Ermini: “Che danno”. Ranalli: “Ma se ce l’hai lasciato tu…”

A Cittaducale è polemica sulla tassa per i rifiuti. Evidente la spaccatura in consiglio tra maggioranza e opposizione e, soprattutto, tra l’attuale sindaco, Leonardo Ranalli, e l’ex sindaco, oggi tra i banchi dell’opposizione con la Lega, Roberto Ermini.

RANALLI – “Nuovo capitolo legato ai costi di gestione dell’Ente che ha registrato nell’anno in corso un aumento legato al conferimento dei rifiuti solidi urbani e un maggior numero degli evasori con la conseguenza che, a variare, saranno le tariffe legate al servizio. Una scelta che non ci piace – ha dichiarato il sindaco Leonardo Ranalli durante il Consiglio comunale a nome della maggioranza – ma che è frutto di un calcolo e non di un indirizzo politico. Punteremo per il prossimo esercizio ad abbassare gli importi che, seppur di poco, aumentano, tenendo presente la necessità di variare alcuni presupposti che nell’ultimo quinquennio hanno determinato questo risultato. A pesare su questo tema, che sarà al centro di un prossimo incontro pubblico, c’è l’affidamento del servizio di raccolta fatto dalla precedente Amministrazione, affidamento incompleto, poco lungimirante ed eccessivamente elastico nella definizione di costi e competenze con rischi elevati per l’Ente e con alcune defezioni cruciali come la mancata ultimazione dell’Eco Centro che abbiamo trovato a metà dell’opera e che ora stiamo completando. Questi elementi si sommano all’aumento dei costi di conferimento e a quelli sensibili dei mancati incassi che ora puntiamo a recuperare nonostante i sacrifici fatti in questi due anni per ripianare oltre un milione di euro di debiti fuori Bilancio. Una cifra impressionante che a una parte della minoranza, ovvero quella del consigliere Ermini, crea spavento e nervosismo. Fattori, questi, alimentati anche dai riscontri in merito ai risultati ottenuti dall’Ente con Acea che ha incrementato del 25 per cento l’impegno economico annuale nei confronti del nostro Comune e che ha cancellato circa 3milioni di potenziali crediti senza percorrere le vie dei Tribunali. Ma il confronto non è evidentemente stato retto bene e il consigliere Ermini ha ben pensato di lasciare l’Aula dove dovrebbe rappresentare chi lo ha votato. L’Amministrazione ha comunque rinnovato la sfida in corso provando a recuperare cifre importanti, anche con strumenti strategici come quello votato in merito all’approvazione del regolamento per la definizione agevolata delle controversie tributarie, tenendo comunque ben presente la necessità di abbassare le imposte locali nonostante le difficoltà strutturali che saranno superate con l’ormai imminente e definitiva cancellazione dei debiti pregressi. Una sfida che piace a tutta la maggioranza e che è fatta di un percorso ad ampio raggio”. “Continuiamo a lavorare sugli investimenti strategici – dice Ranalli – come quelli del sociale, dell’incremento dell’offerta turistica e culturale, della costruzione delle scuole e delle manutenzioni, ai quali affianchiamo gli ottimi risultati che arrivano dalla nostra partecipazione ai bandi regionali e ministeriali. Nel frattempo proviamo ad immaginare un territorio diverso e migliore e in questo senso sono indicative le 3 delibere votate all’unanime per il proseguo del cammino del Comune nel progetto delle Aree Interne. Non ci piace chi viene in Aula con lo spirito dei bambini capricciosi che prendono il pallone e scappano, non ci piace chi dice agli altri di fare di più senza ricordare il blocco causato dalla scellerata gestione economica fatta trovare in Comune e non ci piace chi scarica sui dipendenti le proprie responsabilità. Siamo aperti al confronto e al dialogo, ma solo con chi ha la maturità di sedersi e ragionare”.

 

ERMINI – “Il consiglio comunale ha deliberato con i soli voti della maggioranza una convenzione di oltre 40 anni con Acea. A mio parere sono stati svenduti i diritti dei civitesi per un piatto di lenticchie ed in più i contenziosi in essere non sono stati cancellati. Contenziosi che costeranno lacrime e sangue. La decisione presa dalla maggioranza non tutela assolutamente i diritti sacrosanti della comunità. La ritengo una decisone scellerata che condizionerà anche la prossima generazione. Sempre nello stesso consiglio comunale è stato approvato l’aumento di 15,% dei rifiuti solidi urbani. A mio avviso ingiustificato. Non si può subire passivamente, io ho fatto quello che ho potuto, consigliando alla maggioranza di rivedere il piano finanziario per contenere l’aumento, ma la proposta è stata respinta. Dopo due anni di completo immobilismo i provvedimenti presi oggi sono a mio avviso un vero danno per i civitesi. Alcuni dati Tari – scrive Ermini -: il costo del servizio passare da 1.262.000 euro del 2018 a 1.451.000 euro nel 2019, una famiglia con un componente e 100^2 passa da 126,00 euro del 2018 a 146,00 euro nel 2019, una famiglia con 4 componenti e 100^2 passa da 259.00 euro nel 2018 a 296.00 euro nel 2019. Un fruttivendolo con 100 ^2 passa da 2.158,00 euro nel 2018 a 2.426,00 euro nel 2019, un bar sempre con 100^2 passa da 1.230,00 euro nel 2018 a 1.406,00 euro nel 2019. Tranquilli civitesi è tutto sotto controllo, è il nuovo che avanza, è il lavoro di squadra che da i suoi primi frutti” conclude il consigliere della Lega Roberto Ermini.

Foto: RietiLife ©

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