FOTO – Capuano: “Battere la Viterbese così è da orgasmo. Il gol di Marchi? Era preparato…”

Foto: Gianluca VANNICELLI ©

(ch.di.) Il derby con la Viterbese è del Rieti. Ancora una volta, dopo la vittoria all’andata (sempre 1-0, Gondo). Tre punti che servono per scappare dalla zona calda, tamponare il pari della Paganese con la Sicula Leonzio (1-1, RISULTATI E CLASSIFICA) e soprattutto rimanere imbattuti nell’eterna sfida con i gialloblù. L’1-0 l’ha segnato Marchi (leggi) su suggerimento di Zanchi (peraltro nei tre di difesa, una novità). Rieti che non concede verticalizzazioni alla Viterbese che non trova spazio e reagisce timidamente al gol subito al 18’ giro di lancette del primo tempo, rimanendo poi in dieci per l’espulsione di Damiani a mezzora dalla fine.

GRINTA – Mister Capuano ha esultato con forza sotto i tifosi del Rieti, una gioia incontenibile: “Ho preso la squadra in un momento di grande difficoltà, con un cambio radicale. Abbiamo una media da primato: 5 partite, 8 punti. Una media da primi tre posti. Lavoriamo in maniera maniacale, avevamo studiato benissimo questa squadra, fortissima. Basta vedere la loro panchina. Noi abbiamo finito con tanti giovani, una Berretti in mezzo al campo. In Italia c’è una squadra che gioca coi giovani: è il Rieti – esulta l’allenatore – Una squadra, la nostra, che non prende gol e concede zero: solo un tiro oggi. Lasciato nulla a una macchina da guerra. Il merito è solo dei ragazzi. Contento per la gente di Rieti, mi dicono ci fosse un pubblico mai visto”.

IL GOL – “Una vittoria strameritata – aggiunge Capuano – un gol, quello di Marchi, che avevamo preparato e cercato per tutta la settimana con l’inserimento tra Sini e Rinaldi. Quando vinci con una giocata preparata, è il massimo dell’orgasmo. Per noi questa gara era di vitale di importanza: la penalizzazione, lo scandalo del Matera. Insomma un’impresa, un risultato importantissimo. Come fu a Vibo. Abbiamo lottato su ogni palla, siamo stati pronti sulla partita, mentre loro hanno cambiato più volte segmenti tattici. Una vittoria che fa il paio con Sicula e Paganese. Io l’ho sempre detto che nessuno avrebbe mollato. L’esultanza con i tifosi? Sono uomo del popolo, io rappresento quel popolo ovunque io sia, chiunque alleni. Un popolo che teneva tanto a questa gara. È il giusto ringraziamento a un popolo che ci ha supportato per più di 90’. Su Marchi non ci sono parole. È il prototipo di Capuano in campo, ho fatto segnare anche lui che ha i piedi più ignoranti del mondo…”. Sorride proprio il centrocampista:, l’uomo del match: “Facendo quel che dice, il mister possiamo fare solo bene. Stiamo entrando nell’ottica che per salvarci dobbiamo lottare su ogni palla. Una gran partita contro una squadra costruita per stare in alto. Ma non abbiamo fatto niente. Il gol? Una  giocata preparata in settimana, mi sono buttato in quello spazio, sapevamo che loro soffrivano quella zona. Zanchi, poi,  ha buon piede. Io Capuano in campo? Corsa, grinta e trasmettere la mentalità. Incarno il suo pensiero, mi ha fatto un complimento. Questa squadra, sono certo, arriverà all’obiettivo”.

IL TECNICO OSPITE – “Me lo aspettavo questo Rieti – commenta il tecnico della Viterbese, Calabro – È la qualità delle squadre di Capuano, lo sapevamo che fosse così. Sono state due trasferte uguali: a Siracusa la stessa cosa, partiamo in una certa maniera e subiamo il gol, alla prima azione degli avversari prendiamo gol e ci complichiamo tutto. Sull’espulsione di Coda dalla panchina non commento, Damiani ha commesso un’ingenuità. Non cerco alibi di arbitraggio o riposo”.

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