Imprecazioni in panchina, squalificati Capuano e Pezzotti. Mercato: vicinissimo l’ex Ternana Alberto Masi

(ch.di.) Come si suol dire: cornuti e… mazziati. Dopo il rigore assegnato ai danni degli amarantocelesti e tutto da rivedere (per usare un eufemismo), arrivano pure una pioggia di squalifiche dopo Cavese-Rieti, soprattutto ai danni dello staff tecnico amarantoceleste. Il giudice sportivo ha inibito il dirigente amarantoceleste Dino Pezzotti “per aver proferito espressioni blasfeme durante la gara”. Inibizione fino al 5 febbraio che, di fatto, vale poco: il Rieti riposa fino alla gara del 10 febbraio contro la Sicula Leonzio. La salterà, invece, il tecnico Ezio Capuano, squalificato un turno “per aver proferito espressioni blasfeme durante la gara”; stessa sanzione e stessa motivazione per il collaboratore di Capuano, Giuseppe Padovano. Salterà la Sicula, il centrocampista Marchi, squalificato un turno per recidività in ammonizione. Rientrerà Gondo.

“RISPETTO” – Certo, a livello di direzione di gara, quella del Lamberti sarà una partita che il Rieti ricorderà. In negativo. Soprattutto per la segnalazione all’arbitro Gualtieri di Asti, da parte dell’assistente Teodori di Fermo (altro assistente Montanari di Ancona), che ha di fatto sancito il penalty per la Cavese realizzato da De Rosa. Direzione di gara che non è piaciuta a Capuano, che a TuttoC si è lasciato andare “Premetto che non ho nulla contro la Cavese: squadra organizzata, difficile da affrontare e che in passato aveva messo sotto le prime della classe destando una grossa impressione anche contro una corazzata come la Juve Stabia. Tutta Italia, però, ha visto che il rigore concesso a favore dei metelliani fosse inesistente. Già a Caserta c’era qualcosa da recriminare, ieri penso che l’episodio sia talmente evidente che c’è poco da commentare. Per fortuna ho una banda di ragazzini talmente forti e preparati che non si è fatta abbattere dalla svista arbitrale ed ha riacciuffato immediatamente la parità sfiorando la vittoria nel finale. Chiedo maggiore attenzione e rispetto: siamo il Rieti, siamo orgogliosi di esserlo e dobbiamo conquistare il nostro scudetto che è la salvezza basandoci sulle nostre forze. Non è possibile rischiare di perdere una gara dominata per una scelta errata di chi ha diretto la partita. Se un mio calciatore sbaglia, lo lascio a casa per tre settimane. Credo bisogna fare la stessa cosa anche con il guardalinee che poteva compromettere la nostra partita con una decisione errata. Si può sbagliare, sia chiaro, ma ieri l’episodio è stato clamoroso ed è mio dovere lanciare questo appello al designatore Giannoccaro che ho sempre stimato in veste di arbitro, di uomo e di dirigente. Dobbiamo restituire credibilità al sistema, ribadisco che serve massima attenzione perché ci sono realtà che si stanno giocando obiettivi importanti e non possono essere puntualmente penalizzate”.

IN ENTRATA – Viene dato per fatto l’accordo con un difensore: si tratta del difensore, nel periodo tra il 2013 e il 2017 nell’orbita Juventus, Alberto Masi, ora al Pisa. Si tratterebbe di un prestito con diritto di riscatto, che diverrà obbligo a determinate condizioni. Masi, tra le altre, ha giocato con Ternana, Bari, Spezia, Pro Vercelli. Per lui, in questa stagione, 16 presenze in campionato e due in Coppa. Sul difensore 1992, TuttoC si dice certa dell’operazione, ma allo Scopigno di movimenti non se ne ne registrano. La prossime ore saranno dirimenti. Di Santo, Gianni e Mpasinkatu sono al lavoro per accontentare Capuano nelle sue richieste di mercato.

RESCISSIONI – Sono entrati nel vivo, intanto, gli ultimi giorni di mercato. Giovedì sera scade il termine per i trasferimenti tra i pro. Il Rieti aspetta almeno due-tre arrivi. E mentre c’è stallo sulla questione Tirelli e Marcheggiani (un summit ieri a cassino ha portato a un nulla di fatto), arrivano due rescissioni ufficiali (ma non sono le ultime): “Il Football Club Rieti comunica che, in data 29 gennaio 2019, sono state siglate le rescissioni consensuali con i calciatori Giovanni Kean Dosse e Simone Di Domenicantonio.  Per l’attaccante classe 1993, 354 minuti con la casacca amarantoceleste, mentre per l’esterno classe 1997 6 apparizioni totali, tra campionato e coppa, e 1 assist in questi 6 mesi. Un ringraziamento per la professionalità e un augurio per il futuro delle rispettive carriere da tutta la società”. Post criptico quello di Fabio Maistro sulla sua bacheca facebook: l’attaccante sembra non trovarsi più bene a Rieti e desideroso di andar via. Dove finirà? La corte in C è spietata, ma a lui piacerebbe andare più su.

Foto: Stefano PRINCIPI – TerniLife ©

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