L’INTERVISTA – Moriero a RietiLife: “Il Rieti? Nessuna chiamata, ma se mi cercano…”

(di Christian Diociaiuti) È uno dei due grandi nomi accostato al Rieti. Francesco Moriero, 50 anni da compiere, ex giocatore dell’Inter ed ex allenatore, tra le altre, di Crotone e Sambenedettese, viene dato molto vicino alla panchina amarantoceleste. RietiLife l’ha sentito in una breve intervista e la percezione è che qualcosa ci sia: c’è un interesse che solletica ambo le parti, ma la situazione appare in una fase ancora preliminare. Un nome, quello di Moriero, che è facile mettere in parallelo a quello di Andrea Gianni, l’ex dg della Samb che ora “vede” un ruolo nel Football Club Rieti, “chiamato” da Riccardo Curci.

Francesco Moriero, il suo nome viene accostato al Rieti da diversi giorni. Qual è la sua reazione?

“Leggo anche io il mio nome accostato al Rieti, sicuramente mi fa molto piacere ma ancora non ho ricevuto alcuna chiamata e non ho avuto colloqui. Conosco la squadra, conosco la cittadina, il calore del pubblico”.

Lei in passato ha lavorato con Andrea Gianni in passato, a San Benedetto…

“Andrea Gianni è un grande professionista, fa calcio in modo serio, in modo professionale. Posso solo che parlarne bene  e a San Benedetto ho avuto un’esperienza positiva, bella. Un uomo di calcio…”

…però non l’ha cercata direttamente?

“Beh, io parlo con tutti. Ci sentiamo, ci siamo sentiti. Ma in questo momento non c’è nulla. Ora mi trovo a Lecce. Vediamo quello che succede”.

Verrebbe a Rieti qualora la chiamassero?

“Io faccio l’allenatore e valuto. Sono una persona molto ambiziosa, come tecnico e come carattere. Mi piacerebbe. Ho visto la squadra, si può creare qualcosa di importante. Ci sono i presupposti per lavorare in una certa maniera.”

Al di là del Rieti, ha ricevuto offerte da parte di altre squadre?

“Sì. Colloqui ne ho avuti, faccio l’allenatore. Però per qualche motivo a livello di obiettivi, o non mi hanno soddisfatto delle situazioni, non ci siamo messi d’accordo. Aspetto un progetto serio e a lungo termine, che mi permetta di allenare a una certa maniera. Se mi muovo, significa che credo nel progetto e penso che si possa creare qualcosa di importante, insomma, ci sono presupposti”.

Che idea si è fatto del Rieti, chi l’ha colpita?

“Sicuramente Maistro è un bel giocatore. E poi Gondo. Una squadra che può vincere e perdere con chiunque ed è sulla buona strada per la salvezza. Un’ottima squadra, con giovani e obiettivi importanti. E che da poco ha cambiato presidente”.

Una curiosità extra-Rieti. È più forte questo Ronaldo, Cr7, o quello con cui giocava lei all’Inter, Il Fenomeno?

“Di Ronaldo ce n’è uno solo. Questo nel calcio moderno è un giocatore forte, fortissimo. Ma negli anni in cui ho giocato, Ronie ha fatto la differenza in maniera importante in quell’Inter, rimane il numero uno”.

Foto: RietiLife ©

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