Scuola Campoloniano, Grilli Parlanti: “Approfondire sulla Fondazione. Guardate nelle Marche cosa hanno scoperto”

Gli attivisti 5 stelle reatini e Grilli Parlanti intervengono sul finanziamento della scuola di Campoloniano. Pubblichiamo la nota.

La scuola dei ragazzi. Notizia di questi giorni è che la nostra città avrà una nuova scuola nel quartiere di Campoloniano, realizzata con i fondi di una società con sede in Inghilterra, la San Giovanni Bosco Arpa Fundation. In un periodo di scarse risorse economiche come non accettare questa donazione di 3,5 mln di euro? Ed infatti il consiglio ha votato all’unanimità la proposta della maggioranza di stipulare la convenzione per la nuova scuola.

Noi però vogliamo avanzare qualche eccezione, come già fatto da un consigliere comunale di Tolentino del M5S, prima che si posi la prima pietra, mettendo qualche pulce nell’orecchio dell’amministrazione.

La citata fondazione si era proposta di finanziare una scuola anche nel comune di Tolentino per 4 mln di euro, ma il consigliere comunale M5S Gianni Marcorelli ha scoperto che la società sembra avere qualche scheletro nell’armadio di troppo.

Una società ferma da vent’anni che risulta dormiente fino a marzo del 2018 ed il cui ultimo aggiornamento risale al 31 dicembre del 2017. Fino ad allora i bilanci sono a zero. La San Giovanni Bosco Arpa Fundation sembra non avere alcun patrimonio.

Sempre da Tolentino, attraverso apposite ricerche, anche sul web scoprono, in riferimento ai responsabili della fondazione, cose piuttosto interessanti, pur sempre con il dubbio che possa sempre trattarsi di omonimia, per quanto assurda. Di Mauro Giancarlo risulta fallito: il tribunale di Padova riporta nei documenti la bancarotta della società Ecoscout Srl.

Giovanni Gambarana, presidente della fondazione, ex commercialista, radiato dall’ordine, indagato a piede libero per associazione a delinquere finalizzata all’immigrazione clandestina. Gennaro Palma, direttore finanziario della fondazione risulta condannato a tre anni di reclusione, insieme ad altri quattro commercialisti, per una maxi truffa ai danni della famiglia Lazzeri, titolare della società Cineworld a Trento.

Ci permettiamo quindi di consigliare alla giunta ed al sindaco di fare qualche controllo in più e non limitarsi solo ad accertare che la società possa contrarre con la PA, ed ai consiglieri comunali di maggioranza, e soprattutto di opposizione, di essere più oculati prima di assentire a determinate proposte. Per chi volesse approfondire rimandiamo al link“.

Foto: RietiLife ©

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