Chéu: “Sconfitta ingiusta. La prima in classifica sembrava il Rieti” | LE FOTO

(ch.di.) Il Rieti colleziona la quarta sconfitta di fila in casa e la terza di fila in totale. Ma soprattutto entra in zona playout, risucchiata nelle posizioni più complicate della classifica. Il 3-1 della Juve Stabia a Rieti, tuttavia, non è la peggiore prestazione degli amarantocelesti, come vorrebbe suggerire il risultato rotondo. La Juve Stabia la vince cambiando il 3-5-2 e con i cambi. Rimane grande delusione in casa amarantoceleste e la contestazione si fa più dura, soprattutto contro il club (guarda la foto).

IMPARA E SCIUPA – Rieti che va in vantaggio, regge un’ora, dimostra di aver imparato – in parte – a saper fare la gara difensiva (rivivi la gara). Tiene alla larga gli ospiti, e sfiora il bis, poi incassa un gol (il pari di Carlini) che non merita di prendere e subito dopo il raddoppio (Paponi, lì sì c’è una colpa in difesa). Nel tris, a gara finita, c’è la voglia di Mezavilla di dedicare il gol alla compagna incinta ma anche tanta sfortuna di Pepe, che devia in porta. La Juve Stabia, alla fine, emerge davvero, premiata dai cambi: vanno a segno, infatti, due giocatori subentrati su tre in gol. Serve a poco il gol di Maistro a freddo: una rasoiata che apre a un balletto per un tempo e mezzo di occasioni che il Rieti crea e non finalizza. E se il Rieti sta imparando a difendere, sotto porta è ancora troppo carente: crea e sciupa, soprattutto sui calci piazzati. Segnare il 2-0, forse, avrebbe indirizzato un’altra gara e abbattuto una Juve Stabia che stava soffrendo la compattezza del Rieti.

INGIUSTO – In sala stampa arriva un Chéu amareggiato per il ko: “Il calcio è ingiusto – dice il portoghese – La prima in classifica, oggi, sembrava il Rieti oggi: abbiamo fatto una gara bella, ma è il dettaglio che fa la differenza. È un orgoglio enorme allenare questa squadra giovane, a cui manca qualcosa per fare meglio. Ingiustizia e orgoglio, ecco le due parole per definire questa partita. Mancano 1 o 2 giocatori che facciano la differenza nella partita, che parlino con i compagni e li portino a pensare ancor più da squadra. Avessimo fatto il secondo e terzo gol avremmo visto il Rieti a un punto dalla zona playoff. Dopo una vittoria penso che il Rieti farà bene, dateci tempo. Ogni settimana si vede la differenza. La contestazione? – dice Chéu su qualche parola contro la squadra a fine gara, accompagnata da qualche fischio, anche se la vera contestazione è stata contro il club – I tifosi sono importanti, non ne parlo male. Bisogna che ci siano al fianco in questa situazione, è lì che è bello essere tifosi e averli vicini”.

LE VOCI DEGLI AVVERSARI – Il migliore in campo è bomber Paponi, l’unico dei marcatori ospiti a essere in campo dall’inizio. “I cambi ci fanno comodo? – risponde l’attaccante sui gol dei subentrati Carlini e Mezavilla – C’era voglia di vincere da parte di tutti, chi c’era all’inizio e chi è subentrato”. “Non è demerito della Juve Stabia nell’approccio – dice il tecnico Fabio Caserta, parlando dell’iniziale svantaggio della sua Juve Stabia – siamo entrati e preso gol. È stato bravo il Rieti a chiuderci le trame, abbiamo rischiato su palla inattiva più di una volta di prendere il secondo gol. Avessimo preso il 2-0 ci saremmo abbattuti. Tra quelle affrontate, quella che ci ha messo in difficoltà. Siamo stati bravi a rimanere in gara e a non prendere il secondo gol, cambiando poi qualcosa. La mia vittoria? No, è della Juve Stabia e dei ragazzi”.“Ci tengo a rimarcare una cosa importante: leggo nomi di calciatori accostati a questa maglia. Ad oggi non c’è alcun pensiero su quello che dovrà accadere – dice il diesse della Juves Stabia, Ciro Polito – Abbiamo 28 giocatori che meritano rispetto. Come società non abbiamo parlato di mercato, di niente. Al mercato se c’è da dare un aiutino non rimarremo con le mani in mano”. Il direttore generale Clemente Filippi: “Si soffre perché tutte le gare sono difficili. Soffre la Juventus in A, perché non dovrebbe farlo la Juve Stabia in C. Il segreto è azzerare sempre tutto, pensare gara per gara e cercare di evitare le trappole. Questa squadra è un coro che esegue alla perfezione ciò che gli chiediamo. Il Trapani a 4 punti? La classifica la guardo a fine andata e ritorno, alla fine tiriamo le somme. Speriamo torni quella passione e quel pubblico che colmi l’handicap che abbiamo con le altre squadre”. Mezavilla dedica il gol (aiutato dalla deviazione di Pepe) alla moglie, in dolce attesa: “Una grande vittoria, la gara si era messa in salita, la squadra ha rischiato di prendere il secondo gol. Ci sono anche gare così, importante è voler vincere”.

Foto: Gianluca VANNICELLI / Agenzia PRIMO PIANO ©

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