Le nuove sfide per il giornalismo: successo per il corso a Rieti Digital

“Giornalismo digitale e deontologia professionale”: il corso di formazione per giornalisti ha chiuso Rieti Digital Festival, l’evento organizzato dall’assessorato all’Innovazione del Comune di Rieti. C’era anche Rieti al tavolo del relatori, con il direttore Emiliano Grillotti. Al suo fianco, Paolo Di Mizio, volto tv ed ex caporedattore del Tg5 e Ciro Pellegrino di Fanpage.

DI MIZIO – Nel pomeriggio di formazione (e informazione), l’ex caporedattore del Tg 5 ha offerto un punto sulle fake news. “Dovete ricordare – ha detto, tra le altre cose – che la politica internazionale è fondata sulla teatralità, sulle notizie false dando vita a conseguenze e reazioni pazzesche. Siate ora molto cauti quando sentirete parlare di Iran: è il prossimo obiettivo… E siate consapevoli che la parola terrorismo, è stato giuridicamente accertato, non ha valore oggettivo, dipende dal punto di vista in cui ci si trova. Non sarebbe meglio applicare i principi dell’800? Un Impero aveva il diritto di oltraggiare un altro popolo in nome della civilizzazione. Sarebbe più corretto e semplice dire ‘abbiamo deciso di sottomettere quello Stato con la forza economica o delle armi’. Quando i media dipingono personaggi come buffi, ridicoli, assurdi… diffidate sempre e seguite la vostra logica sarà senz’altro superiore a quella delle fake news.”

FANPAGE Ciro Pellegrino, giornalista professionista a capo delle cronache di Fanpage.it, ha parlato dell’inchiesta Blood Money, che ha portato Fanpage alla ribalta nazionale, tra polemiche ma anche sostegno: “Abbiamo iniziato in maniera inconsapevole, non rendendoci conto di trovarci in un delicato momento politico, l’effetto a cascata che si è scatenato ha portato quelli che proprio oggi definiscono con parole irripetibili la categoria dei giornalisti, ad esaltarci ieri”. Pellegrino ha parlato anche del ciclo della verifica delle news ormai bacato, da  quei video definiti ‘virali’ e per questo diffusi anche dalle testate più quotate senza alcun controllo della fonte o della proprietà, oltre dall’uso di alcuni tools che ripropongono in maniera veritiera screenshot di whatsapp o di twitter o di facebook, riproponendo conversazioni di cui non si ha in realtà alcuna prova originale.

RIETILIFE – A chiudere l’incontro, il direttore di RietiLife, il fotografo Emiliano Grillotti, con un punto su fotografia e giornalismo, l’evoluzione, i canoni da rispettare: “In un’informazione basata sulle breaking news, veloci ed immediate, il problema che maggiormente si pone soprattutto in realtà come la nostra, dove tutti si conoscono, è il rispetto delle persone. Occorre scrupolo ed attenzione. La stessa responsabilità che senti gravare quando, salendo nella notte ad Amatrice non sei più un fotografo di provincia ma l’unico occhio che può testimoniare quello che sta avvenendo: con rispetto, con cognizione di causa, con capacità critica. Ad Amatrice nacque la famosa foto della ‘Pietà’ (la donna che chiedeva aiuto) capace di raccogliere 9 milioni di visualizzazioni in dodici ore”. A chiudere gli interventi, il saluto dell’assessore all’Innovazione, Elisa Masotti.  (si ringrazia Format)

Foto: Massimo Renzi ©

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