Lo chef Gianfranco Vissani mercoledì a Magliano: è testimonial delle tipicità locali

Il Comune di Magliano Sabina, con il contributo della Regione Lazio, partecipa alle iniziative del programma “Lazio delle Meraviglie”. Dopo aver aderito al piano del Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti “Lazio Plastic-Free”, il Comune si impegna in un evento specifico che rientra nella programmazione strategica dell’amministrazione comunale in tema di rilancio dell’economia e sviluppo sostenibile del territorio, coniugando cibo, natura e imprenditorialità.

Lo chef Gianfranco Vissani sarà testimonial della manifestazione e del convegno che si svolgerà mercoledì 31 ottobre a Magliano Sabina. L’oggetto del convegno sarà la Denominazione Comunale d’Origine (De.C.O.) da dare ad un prodotto tipico del borgo sabino: la salsiccia di carne e di fegato.

Alle ore 10.00 di mercoledì lo chef Vissani sarà accolto in Piazza Garibaldi dai ragazzi dell’Istituto Alberghiero di Magliano Sabina. Successivamente, alle ore 10.30, presso il Teatro Manlio, si terrà il convegno in cui interverranno il Sindaco Alfredo Graziani, il Consigliere della Regione Lazio Fabio Refrigeri, Emanuela Martini (Regione Lazio), Claudio Di Giovannantonio e Giovanni Pica (ARSIAL), Stefano Petrucci (Consorzio Olio Extravergine di Oliva DOP), Teresa Mancini (Presidente Magliano in Rete) e Guido Poeta (Responsabile Archivio Storico Comunale).

Alle ore 13.00, presso l’EcOstello, si svolgerà una degustazione di prodotti tipici locali a km zero e, nello specifico, della salsiccia di carne e di fegato. Durante l’evento di degustazione sarà vietato l’utilizzo di materiale in plastica.

La manifestazione proposta vuole essere un ulteriore intervento per la promozione territoriale portando a conoscenza del grande pubblico un grande prodotto enogastronomico locale ed avviando un processo di tipizzazione (De.C.O.), il tutto coniugato al sistema culturale e naturalistico rappresentato dal centro storico con le sue Piazze, Chiese e Palazzi e dal paesaggio formato dai meandri del Fiume Tevere e dalle colline retrostanti.

Foto: RietiLife ©

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