I lavoratori dell’emergenza protestano, presidio domani sotto la Regione: “A rischio 250 posti”

I lavoratori dell’emergenza 118 tornano in piazza (dopo l’iniziativa dei giorni scorsi – leggi). E lo fanno per rivendicare la loro professionalità e, soprattutto, il loro posto di lavoro dopo recenti decisioni della Regione.

Domani mattina dalle ore 10 alle ore 13.30. Un presidio permanente stazionerà sotto la presidenza della Regione Lazio, in via Oderico da Pordenone a Roma, “per chiedere a Zingaretti ed all’assessore alla Sanità di far revocare all’Ares la delibera con cui si cancellano 250 posti di lavoro nell’emergenza nel totale silenzio della politica e delle istituzioni che la rappresentano – scrivono i lavoratori stessi – a sette giorni dalla preannunciata delibera, l’Ares 118 ha indetto un bando di gara per il soccorso in area extra-ospedaliera rivolto esclusivamente alle associazioni ed alle istituzioni di volontariato ed agli organismi inclusi nell’ultimo elenco approvato con la delibera 343/dg del 2014”.

Già nei giorni scorsi era stata forte la protesta nella Capitale. “La scellerata decisione – aggiungono i lavoratori – mette a repentaglio il lavoro dei 250 operatori del 118 passati dalla precarietà del volontariato al lavoro stabile, regolarmente retribuito, con i  soldi pubblici. Anche in questo caso le associazioni verranno retribuite, ma non i volontari. Gli attuali lavoratori con contratti a tempo determinato – spiegano i lavoratori dell’emergenza – costretti a diventare volontari per avere un lavoro pagato in nero”.

Foto (archivio): RietiLife ©

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