“A rischio 250 posti”, presidio dei lavoratori emergenza 118 della Regione Lazio

“Dal 1 giugno 250 lavoratori dell’emergenza 118 della Regione Lazio resteranno a casa in seguito alla decisione dell’Ares 118 Lazio, che questa mattina ha reso pubblico il bando di selezione per la copertura di 17 postazioni attraverso il ricorso alla rete del volontariato. Le ragioni della decisione presa dai vertici dell’Ares: il presunto risparmio del 30% sul costo di gestione del servizio di emergenza-urgenza 118. Ovvero sul costo del lavoro”, scrivono in una nota i lavoratori, che hanno organizzato in mattinata un presidio.

“I 250 lavoratori – continua la nota – che rischiano di tornare nell’abisso della disoccupazione e dello sfruttamento del lavoro precario, chiedono a Zingaretti di intervenire al più presto e prendere posizione a chiarimento dell’assurda vicenda a soli 6 mesi dalla scadenza del bando europeo”. I lavoratori chiedono alla Regione Lazio ed all’Ares di riaprire il bando anche alle aziende che operano con professionalità nel settore assunti dal 15 luglio 2017.

Foto: RietiLife©

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