Maxi-antenna telefonica spunta in Sabina, scoppia la polemica

(di Paolo Giomi) Spuntata nel giro di 48-72 ore, senza che nessuno ne sapesse nulla. O quasi. Eppure la maxi-antenna piazzata in località Borgo Nuovo, tra le frazioni di Borgo Quinzio e Corese Terra, a pochi metri dal cantiere della nuova scuola comunale, non è proprio una di quelle cose che passa inosservate: alta oltre 20 metri, è visibile praticamente da tutti e due i centri abitati, fino al vicino passaggio della via Salaria, sia in direzione Rieti che in direzione Roma.

Impossibile, dunque, che l’installazione – realizzata da una società privata sul terreno di un privato cittadino – passasse inosservata tra i residenti, che tra la rabbia e l’allarme hanno iniziato a commentare la cosa. E le opinioni raccolte dalle piazze, sia reali che virtuali, sono tutt’altro che lusinghiere. Soprattutto nei confronti dell’amministrazione comunale, additata dai cittadini non soltanto di non aver comunicato nulla alla cittadinanza, ma soprattutto di non aver impedito che il ripetitore telefonico venisse piazzato a poche decine di metri da quella scuola che, tra qualche settimana, dovrebbe raccogliere centinaia di studenti di elementari e medie dell’intero quadrante nord-est del Comune.

Il Comune, dal canto suo, si è trincerato dietro il solito, stucchevole “no comment” – i silenzi dell’assessore Marco Marinangeli sono ormai una (triste) costante, quelli del collega Tony La Torre una spiacevole novità – l’unico che, quantomeno per ragioni anagrafiche, essendo residente proprio in quell’area, a metterci la faccia, è il presidente del consiglio comunale Emanuele Testa. Che attraverso l’unico canale con cui ormai comunica il secondo Comune della provincia di Rieti, ovvero le bacheche di Facebook, prova a spiegare la versione dell’amministrazione comunale: “Da mesi riceviamo richiesta di installazione di un’antenna telefonica in quel punto, e per ben 2 volte abbiamo archiviato le istante dei privati, come Comune.

Per contro la società installatrice ha comunque potuto mettere in opera il lavoro perché, secondo le leggi dello Stato, si tratta di una ‘opera di urbanizzazione primaria’, e quindi al pari di acquedotti e fognature – spiega Testa – e ci sono ben poche possibilità di fermarne la realizzazione. Il Comune ha seguito attraverso i suoi tecnici là vicenda, e posso assicurare che Arpa, Vigili del fuoco, e tutti gli enti sopraordinati al Comune su queste tematiche hanno dato parere positivo all’opera fin dalla prima richiesta di installazione.

Se si è tardato a realizzarla – prosegue il presidente del consiglio comunale – è solo per le nostre richieste di integrazione di documenti, rassicurazioni e archiviazioni. Per quanto riguarda la vicinanza col nuovo plesso scolastico, sarà premura del sottoscritto e di tutta l’amministrazione verificare attraverso gli enti competenti che il raggio di azione dichiarato, ovvero quello dell’asse della via Salaria, sia rispettato, e soprattutto nei limiti di legge per quanto riguarda l’inquinamento elettromagnetico”.

Le rassicurazioni non bastano ai residenti delle due frazioni, ma anzi gettano benzina sul fuoco di una polemica rovente. E rintuzzata dagli esponenti del Movimento 5 Stelle di Fara Sabina, che ricordano come sulla vicenda sia stata presentata illo tempore al Comune la richiesta di dotarsi di un piano comunale per l’elettromagnetismo. Cosa che l’amministrazione Basilicata, pur avendo il tema tra i punti focali del suo programma elettorale, non ha mai realizzato: “Da anni stiamo lavorando per sensibilizzare l’opinione pubblica di Fara Sabina sulla pericolosità delle antenne di telefonia, e soprattutto per portare l’amministrazione comunale ad elaborare un Piano per le Antenne Comunale, che consentirebbe di regolamentare le installazioni esistenti e quelle che eventualmente verranno in futuro – scrivono in un post infuocato i grillini di Fara – risposte da parte del Comune, ovviamente, zero,e a distanza di mesi, anche ad un’interpellanza che presentammo in consiglio”.

La polemica divampa, e sembra essere soltanto all’inizio, dal momento che, dalle frazioni di Borgo Quinzio e Corese Terra, sembra essere pronta una mobilitazione di popolo, con tanto di petizione e raccolta firme per disinstallare l’installazione telefonica.

Foto: RietiLife ©

 

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1 Commento

  1. vergogna!11! (commento inviato da iPhone)