Passo Corese, solo rito religioso per la patrona Santa Croce / Salta la storica festa del paese

(pa.gio.) Per quest’anno niente “festa laica”, nel senso che ad eccezione della sola Santa Messa, con relativa processione, celebrata dal vescovo della Diocesi Sabina Ernesto Mandara, e di una “serata danzante” a corollario, la tradizionale festa di Santa Croce, patrona di Passo Corese, di fatto non si svolgerà. O meglio non si svolgerà nella sua veste “tradizionale”, quella che negli anni passati ha attirato migliaia di persone non solo dalla più grande frazione del Comune di Fara Sabina, ma anche da tutti i paesi limitrofi, diventando punto di riferimento per l’intero territorio. E arrivando, in alcune sue edizioni storiche, a durare anche una settimana, a ridosso del 14 settembre, giorno della Santa patrona di Passo Corese. Come dimenticare lo storico concerto di Riccardo Cocciante allo stadio Ugo Ciabattini, stracolmo come non mai, o i giochi rionali, che coinvolgevano l’intera comunità in una “lotta senza esclusione di risate”, o ancora la tradizionale caccia al tesoro, entrata nell’immaginario collettivo?

Tutto messo in stand-by, almeno per quest’anno. Anche se, ad onor di cronaca, da diversi anni ormai la festa di Santa Croce aveva ridotto e di parecchio il suo tradizionale programma di eventi, in un progressivo calo delle serate, e dei relativi “ascolti”. Che l’avevano relegata al secondo posto nella speciale “classifica” di eventi-top di Passo Corese, dietro la Sagra della Pizza Fritta e degli Arrosticini. Issatasi, nell’immaginario collettivo, a prima festa del paese.

Ciò nonostante, però, la ruota non si era mai fermata, e nonostante le varie difficoltà dei comitati che si sono susseguiti negli anni i festeggiamenti “laici” di Santa Croce hanno sempre accompagnato il programma religioso. Almeno fino a quest’anno. Ma si è trattato di una difficoltà oggettiva dell’ultimo comitato, ricostituitosi proprio lo scorso anno, ad organizzare gli eventi, o di una decisione della parrocchia, che detiene di diritto la presidenza dello stesso?

“Da parte nostra ci sarebbe stata la massima disponibilità ad organizzare i festeggiamenti del patrono, certo con tutte le difficoltà logistiche e organizzative del caso, proprio come avvenuto lo scorso anno – racconta Massimo Colarieti, che è il vicepresidente del comitato, ma di fatto l’uomo a capo dell’organizzazione – già alla fine della scorsa edizione il parroco, che è anche il presidente del comitato, aveva palesato di optare per una festa, per così dire, non troppo impegnativa – la cosa che più dispiace è che ufficialmente al comitato non è stato comunicato nulla, almeno non formalmente. Siamo venuti a sapere il tutto per vie traverse, e a quel punto non c’è stato altro da fare che prendere atto di quanto stava accadendo”.

Non solo. Formalmente il comitato festeggiamenti del 2016 non è stato sciolto, né sollevato dal suo incarico in sostituzione di un altro gruppo. Semplicemente, secondo quanto riferiscono gli organizzatori dell’edizione 2016, dalla parrocchia si è deciso di agire diversamente, lasciando in piedi la sola festa religiosa, accompagnata da una “serata danzante” con l’apertura di uno stand gastronomico per una sola serata. C’è chi assicura che lo stop della festa patronale di Passo Corese sia solo temporaneo, e che dalle prossime edizioni Santa Croce tornerà ad animare l’immaginario collettivo della comunità della principale frazione di Fara Sabina. La quale, sempre ad onor di cronaca, ci ha messo anche molto del suo per far scemare un evento che, fino alla fine degli anni Novanta e per i primi anni Duemila, ha rappresentato il punto di riferimento delle feste di tutto il Comune.

Ma non oggi. Non nel 2017. Contattato telefonicamente, il parroco di Passo Corese don Wenderson Luiz Da Costa, è risultato irraggiungibile. 

RietiLife è a disposizione della parrocchia per conoscere la sua versione dei fatti

Foto: Street View GOOGLE ©

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