“Piano di riequilibrio residui illegittimo”: esposto dei consiglieri di Fara Bene Comune a Corte dei Conti e Ministero dell’Interno

 

(pa.gio.) Per i consiglieri di Fara Bene Comune il piano di riequilibrio straordinario da 30 anni per il rientro del maxi-disavanzo venuto fuori dal riaccertamento dei residui è illegittimo. Tanto da presentare un esposto a Ministero dell’Interno, Corte dei Conti, Guardia di Finanza e Prefettura di Rieti, autorità alle quali Gabriele Picchi, Danilo Maestri e Paolo Spaziani chiedono l’annullamento delle delibere riguardanti la procedura, e quindi la procedura stessa.

Vizi di forma, ma anche di sostanza. E’ un lungo elenco di violazioni, difformità e mancanze che ha suggerito ai tre esponenti del gruppo consiliare di centrosinistra a considerare non legittima la procedura di rientro dal debito. Una dopo l’altra, le argomentazioni messe nero su bianco – e approvate – dalla maggioranza del sindaco Davide Basilicata vengono contrapposte a un quadro normativo che, unito ad alcune sentenze regionali della Corte dei Conti, ne certificherebbero la legittimità. Dalle tempistiche con cui il piano è stato ratificato e approvato, non conformi alle leggi in vigore, alle argomentazioni contenute nello stesso, considerate “troppo generiche” per stabilirne una validità oggettiva.

Ma è in coda alla missiva che i tre consiglieri di minoranza inseriscono la parte più significativa dell’appello, e cioè quello di provvedere ad annullare il piano di riequilibrio per mettere in salvo le casse del secondo Comune della provincia di Rieti dallo spettro di un danno erariale senza precedenti. Foto (archivio) RietiLife ©

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