Il Papa accoglie i bambini delle zone terremotate

Custodi della Terra“. E’ il titolo attribuito d’ufficio alle centinaia di bambini delle zone terremotate del Centro Italia che domani saranno condotti in Vaticano per incontrare papa Francesco con la nuova iniziativa del Treno dei Bambini, organizzata in collaborazione dal Cortile dei Gentili, emanazione del Pontificio Consiglio della Cultura, e dalle Ferrovie dello Stato.

L’intento è portare al Pontefice i bambini delle scuole terremotate delle zone di Norcia, Accumoli, Amatrice e Arquata del Tronto. “Il tema della giornata – spiegano i promotori – potrebbe essere la cura per l’ambiente e l’impatto sociale di un ambiente dissestato e la resilienza in tempo di calamita'”.

Insomma, l’iniziativa quest’anno affida ai piccoli viaggiatori che saliranno a bordo della Freccia diretta in Vaticano un’importante missione: farsi ambasciatori di un ambiente che dev’essere custodito con cura. L’ispirazione è venuta proprio dalle parole di papa Francesco, pronunciate in occasione della Giornata Mondiale per la Cura del Creato: “Dio ci ha donato la Terra per coltivarla e custodirla con rispetto ed equilibrio. Sfruttarla in maniera miope ed egoistica e custodirla poco è peccato”. Protagonisti saranno i bambini che più di altri hanno subito i risvolti di una Terra “madre e matrigna”. Sarà anche presentato il libro “Noi su questa terra che balla… a proposito di terremoti”, edito da L’Io e il mondo di Tj, che affronta il tema del sisma con un linguaggio adeguato ai bambini. Domani, per raccogliere i bambini dei bacini di Accumoli, Amatrice, Arquata del Tronto, Acquasanta Terme, San Benedetto del Tronto e Norcia, sono stati organizzati viaggi integrati tra bus e treno considerando la stazione di Roma Termini come punto di raccolta e partenza per raggiungere alle 11.15 la Città del Vaticano e l’atteso incontro con papa Bergoglio alle 12.00 nell’Aula Paolo VI. Di 400 persone la capienza complessiva del treno. Foto (archivio) RietiLife ©

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1 Commento

  1. de Angelis Bruno

    Ma come mai i bambini di Cascia non vengono menzionati