Cyberbullismo, genitori e studenti ne parlano per evitarne le insidie

“Preoccupatevi! Non basta premere ‘Cancel’ per eliminare un profilo…”, questo l’appello lanciato dal garante dell’infanzia del comune di Rieti,Emanuele Chiarinelli, durante l’incontro avvenuto il 4 Marzo presso l’Istituto “G. Pascoli”, presenti anche la professoressa Paola Giagnoli, Dirigente Scolastico, e la dottoressa Tiziana Carocci, presidente dei Lions Club Rieti Flavia Gens, presente anche l’Associazione “Angelita”.

L’incontro dal tema “Responsabilità genitoriale e cyberbullismo”, ha ospitato, oltre a moltissimi genitori, anche alcuni alunni delle classi terze dell’Istituto Magistrale di Rieti “Elena Principessa di Napoli”. Il fenomeno del cyberbullismo è molto delicato e ultimamente, con la diffusione dei social network, sta assumendo dimensioni preoccupanti.

L’avvocato Alessandra Chiarinelli ha esordito parlando della responsabilità genitoriale, ricordando  che nella norma 2048 del codice civile si afferma che entrambi i genitori, sia sposati sia come coppia di fatto, sono responsabili delle azioni dei propri figli e devono curare, educare e mantenere i figli fino alla maggiore età. Il garante dell’infanzia del comune di Rieti ha inoltre affermato che internet è nato per scopo scientifico ma che da qualche anno viene usato in modo improprio anche nel mancato rispetto di alcuni leggi, basti pensare che per iscriversi a un social network, secondo le regole internazionali, bisogna avere minimo 14 anni e avere un’email attiva, secondo la legislazione italiana, occorre un’età minima di 18 anni.

La dottoressa Giada Sciumé ha esposto alcuni aspetti psicologici relativi al cyberbullismo, differenziando le cause e gli effetti prodotti da questo inarrestabile social-fenomeno che distrugge e induce, a volte, al suicidio, anche gli adolescenti, secondo una ricerca condotta da uno studio bolognese. L’incontro si è con l’intervento della dott. ssa Valeria Natali che ha parlato delle diverse patologie legate al cyberbullismo. (Articolo curato dagli alunni del progetto reporter a scuola. Testo: Carola Ciccomartino e Lorenzo Esposito – Foto: Lorenzo Esposito)

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