LE FOTO – Ad Amatrice prendono vita le prime casette tra freddo e terra che trema ancora

La terra trema ancora e il freddo punge, ma nulla ferma l’Esercito e quanti si stanno prodigando per allestire Amatrice-ponte. Stamattina sono arrivate le prime casette, le prime due strutture abitative di emergenza che dovranno ospitare le famiglie sfollate dal sisma del 24 agosto scorso, attualmente divise tra soluzioni autonome e alberghi sulla costa. Ad ospitare Amatrice-ponte sarà quello che era il Campo Lazio. Tolte le tende, l’Esercito ha allestito una sorta di piattaforma che consentirà la posa delle casette. Gli interventi di urbanizzazione, nello specifico, sono stati fatti, dai militari del Genio. In serata ad Amatrice sono arrivate altre due casette, da montare. (l’articolo continua sotto)

Le prime due abitazioni-simbolo sono da 40 e 60 metri quadrati, realizzate dal Consorzio nazionale servizi (Cns). “Siamo in una fase di prove tecniche – ha detto Sergio Zaccarelli, responsabile del progetto Sae Cns – la Regione Lazio ci ha consegnato ieri le prime due piattaforme approntate dal Genio militare a Campo Lazio. Inizieremo i lavori da giovedì e nell’arco di un paio di settimane contiamo di consegnare l’intera area”. Il Campo Lazio ospiterà complessivamente 25 soluzioni abitative di emergenza. Il progetto prevede la costruzione di un alloggio da 80 metri quadrati, cinque da 60 e diciannove da 40.

I moduli, in acciaio e legno, sono adatte a qualsiasi condizione climatica e studiate per essere fruibili anche da persone disabili. Sono progettate nel rispetto della normativa antisismica e delle leggi in materia di sicurezza, igiene e ambiente. Le casette sono predisposte inoltre per essere rimosse e recuperate quando non più necessarie. Sono a tutti gli effetti case smontabili e il 60% dei componenti è riutilizzabile. Il loro primo ciclo di vita è di sei anni, di cui 4 coperti dalla garanzia del Consorzio nazionale servizi, ma sono destinate a durare in eterno e possono essere spostate altrove per altre eventuali emergenze. Le Sae, interamente Made in Italy, sono completamente arredate compresi gli elettrodomestici.
Il solaio di copertura è adatto a sopportare un peso di 300 kg, che rappresenta l’ipotesi più sfavorevole di circa 2 metri di neve, mentre le pareti sopportano una spinta al vento di circa 200 kg. Sono realizzate con pannelli fonoassorbenti e isolanti che consentono una classificazione energetica in classe A++. Sul solaio è posizionato un pannello solare ad accumulo. Sono dotate di impianto termico autonomo costituito da una caldaia a condensazione e da radiatori in alluminio. Tutti i serramenti, le persiane, prevedono l’oscuramento ed è prevista una pensilina in legno. L’altezza interna delle Sae è di 2,70 metri, tutte le stanze sono dotate di parquet, anche il bagno.

Foto: Gianluca VANNICELLI/Agenzia PRIMO PIANO ©

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